comunale uscente del Partito Democratico
Mi
aspetto dal sig. Cusenza di essere consequenziale con quanto ha affermato nella
nota di risposta al nostro segretario provinciale Paolo Campo. “….La crisi dell’amministrazione Giuliani
non riguarda le ultime ore della vita politica di San Giovanni Rotondo, ma
viene da molto lontano. E qui potremmo andare giù con un elenco di fatti, di
vicende, di spaccature, che continuano almeno dal 2005”.
Afferma
Cusenza che non c’è mai stato accordo con il nascente Partito Democratico eppure
non ha mai espresso disagi quando nel 2005 nella giunta Mangiacotti, pur essendo
rappresentato da soli tre consiglieri, ha preteso tre assessori e la Presidenza
del Consiglio Comunale.
In
quell’occasione Cusenza era il capodelegazione della Margherita con la delega
all’Urbanistica e anche lui spaziava in tutte le altre deleghe. Esempio su
tutti è L’Actor Dei che non credo abbia molta attinenza con l’urbanistica.
Mi diventa
difficile immaginare che con una siffatta squadra si possano imputare ad altri le
responsabilità di confusione. Ma non voglio insistere con la questione
amministrativa che avrà altri momenti e altre sedi per essere approfondita. So
solo che anche nell’ultima esperienza assessorile non mi pare abbia brillato
tanto; prova ne è l’arrampicarsi sugli specchi dell’assessore Cusenza nel
rispondere alle critiche di mediocrità del Consigliere Longo Antonio e del
Partito dell’Italia dei Valori.
Ma tornando
al suo meditato abbandono del PD io voglio porre questa domanda – ma perché, con
tutto quello che ha buttato fuori nella risposta a Paolo Campo, nel 2007 ha
aderito al PD per poi tradirlo in questo modo?
Ovviamente
sappiamo tutti che questa decisione Cusenza l’aveva presa da un pezzo, ma ha
aspettato il momento giusto per comunicarla: subito dopo aver mandato a casa il
Sindaco Giuliani per un interesse politico personale compiendo un atto di
arroganza politica contro una intera città.
Non è stato
il suo un bell’esempio di democrazia….
Molto chiaro
invece è il suo tentativo di voler indebolire il PD per ottenere, così come ha
fatto in questi anni, cariche e candidature pensando che il nuovo simbolo
cancelli di colpo, le sue tante responsabilità nei confronti della città.
Questa volta
il giochetto che da anni sta conducendo non riuscirà più. Non basta cambiare
maglia e coalizione per rifarsi una verginità, servono azioni oneste, atteggiamenti
credibili, comportamenti leali per poter a testa alta, anche cambiare opinione,
e riaffrontare gli elettori.
Infatti non
basta, dopo aver ricevuto tanto dal Partito Democratico, venirci a dire che
questo partito non gli piace. Venirci a dire che il PD non è mai nato! Se ne
poteva accorgere anche prima. Ad esempio prima di quella candidatura a Consigliere
Provinciale o alla nomina a Commissario Straordinario alla Comunità Montana del
Gargano regalata dal Partito Democratico subito dopo la mancata candidatura a
Consigliere Regionale…….
Però non
tutto è da buttare nella lettera di risposta a Campo, specie quando sollecita
al ripristino in politica delle regole e di un’etica che manca. Faccia allora
il primo passo dia l’esempio a tutti si dimetta dagli incarichi ricevuti dal Partito
Democratico, anche da quello di Consigliere Provinciale perché il suo nome
sulla scheda elettorale non è stato scritto liberamente dagli elettori ma da
quella segreteria provinciale di Foggia che oggi ingenerosamente ripudia.
Questa è l’etica che in politica conta più di ogni altra cosa e che è
necessaria per non distorcere il valore della
legittima rappresentanza politica.
La libertà di fare scelte autonome e libere deve accompagnarsi sempre
al senso di responsabilità verso sè stessi gli altri e le istituzioni.
Come elettore del PD, in questo caso anche di Cusenza, ho provato
fastidio nel leggere nella comunicazione di costituzione dell’API a San
Giovanni Rotondo “Il Coordinatore dell’API
è il Consigliere Provinciale Gaetano
Cusenza”. Quel titolo non appartiene all’API ma al PD e di conseguenza dal 23.12.2010 il sig. Cusenza sta abusivamente
occupando quel posto.
Sig. Cusenza so già che se ci sarà una risposta sarà improntata ad
un tentativo di delegittimarmi tirando in ballo altri argomenti che non hanno nulla
a che vedere con questa brutta vicenda politica ma ti voglio ricordare che sull’argomento
sono uno dei pochi ad avere diritto di parola considerato che nel 1995 eletto sotto
altro simbolo mi dimisi da Consigliere Comunale un attimo prima di aderire al
PDS. Voglio rassicurare Cusenza che a distanza di tanti anni rivendico quell’atto
come un atto di vera lealtà nei confronti delle istituzioni perchè è stato
rispettoso sia degli elettori che non hanno seguito la mia scelta sia di quelli
che mi hanno accompagnato nella nuova esperienza politica.
Ridiamo valore al voto degli elettori: ASPETTIAMO LE DIMISSIONI DI
CUSENZA……………
Giuseppe Siena