S.U.L.P.M. (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Municipale):
“Il perché dell’assenza della polizia municipale dalla
processione della Madonna delle Grazie”
Egregio Sindaco,
mi rivolgo a Lei con questa mia, per il
ruolo istituzionale da Lei ricoperto, quale “Primo Cittadino” della nostra
Comunità e, quindi, perché tutti sappiano il motivo della “temporanea” assenza
della polizia municipale dalla processione della Madonna delle Grazie del 9
settembre 2010.
Non Le nascondo che
la decisione di “disertare” la processione avvalendoci del diritto sindacale all’assemblea,
è stata dura e sofferta. Un po’ come tutte le altre precedenti azioni
sindacali, avviate e mai attuate, solo per mero spirito di attaccamento ed
abnegazione al nostro servizio che, sebbene da tanti criticato e odiato (compresi
i politici), da noi tutti è svolto con passione ed impegno, anche a costo di
sacrifici personali e familiari.
Fatta questa
premessa, vengo al dunque! E’ ormai noto lo stato di agitazione dei dipendenti
tutti del Comune di San Giovanni Rotondo, come Le saranno note le motivazioni
pregresse e quelle ultime, che tanto hanno inasprito gli animi di tutti i
dipendenti, sia perché all’impegno dei tanti sono seguiti benefici (economici)
solo a pochi “eletti”, sia perché la considerazione e la predisposizione alle corrette relazioni sindacali, da parte
di questa amministrazione, è sempre più pari a zero!
Sono mesi che
stiamo invocando la contrattazione decentrata con le dovute e giuste risorse
economiche. Sono anni che stiamo lamentando la carenza di organico e le
migrazioni in altri uffici di personale della polizia municipale. Fino ad oggi
non abbiamo visto nulla di concreto e di positivo né per noi, né per quei
giovani aspiranti lavoratori che, da anni, sono “parcheggiati” in una graduatoria
ed in attesa del “miracolo assunzionale”! Queste sono state le motivazioni che
ho messo anche sul tavolo dell’ultimo incontro, convocato da alcuni Assessori e
finalizzato solo a dissuaderci dal tenere l’assemblea e dal creare eventuali
disservizi alla viabilità! Non crediamo più alle vostre promesse, ora vogliamo
solo fatti e coerenza!
Con uno stato di
agitazione in atto ed uno sciopero già dichiarato, ricevere ancora promesse, più
dal sapore di un “pagherò” che di qualcosa di fattibile, è oltretutto
irritante. Le rivendicazioni sindacali che stiamo portando avanti sono agli
occhi di tutti. Come pure sono agli occhi di tutti i “mezzi” stipendi di alcuni
lavoratori ed i “doppi” stipendi di altri. A queste disparità ed iniquità messe
in atto, questo Sindacato non ci stà più!
Di certo non è cosa
piacevole vedere che il gonfalone del Comune venga portato, illegittimamente, da
volontari della Protezione Civile e non dagli Agenti di P.M. in “alta
uniforme”. E’ pur vero che offrire ai turisti ed ai propri concittadini un
paese con veicoli nel caos più totale, non è gratificante. Questa volta, però,
abbiamo deciso di dire basta e di riappropriarci di quella dignità e serenità,
da voi tanto snobbata, ma che, invece, spetta a tutti i lavoratori.
Nel corso degli
studi liceali ho appreso che la “Sinistra”, ideologicamente e per antonomasia, è quella forza politica
che propende più verso la classe operaia che verso quella dirigenziale. Ho pure
appreso che il “nepotismo” è stato un nefando fenomeno che si era diffuso tra
il XV e XVI sec. e che si sarebbe estinto di lì a poco. Dopo ciò che sto
direttamente vivendo con l’amministrazione da Lei guidata e per il colore della
bandiera sventolata, mi viene da chiedermi: “ciò che mi è stato insegnato era
la verità o gli uomini di oggi stanno stravolgendo la storia?”
Di una cosa però ho
la certezza: la “caduta” del nepotismo, nel nostro Comune, ha prodotto tanti
frammenti che, nel nostro caso, hanno subito una semplice metamorfosi di
nomenclatura. Difatti abbiamo:
1) lo “ziismo”(vedasi lauti compensi per la
posizione organizzativa dello zio del *******);
2) il “moglismo”(vedasi lauti compensi per
la posizione organizzativa della moglie di un ************);
3) il “cognatismo” (vedasi nomina a
dirigente del cognato di un *********);
4) il “fratellismo” (vedasi nomina a
dirigente del fratello di un *********).
Preferisco
concludere, per non farmi prendere troppo la mano, evidenziandoLe solo due
cose. La prima: le recenti norme finanziarie hanno imposto la riduzione degli
incarichi dirigenziali per non far aumentare la spesa del personale. La
seconda: le posizioni organizzative incidono notevolmente sul fondo destinato a
tutti i dipendenti. Entrambe, così come
le avete attuate ed elargite, hanno una particolare rilevanza, sia perché hanno
penalizzato economicamente tutti gli altri lavoratori del Comune di San Giovanni
Rotondo, sia perché hanno congelato le aspettative di quei giovani in attesa
del “miracolo assunzionale”.
Credo
che, quanto sopra, sia sufficiente a giustificare il perché stiamo attuando
ogni forma di contrasto a tutte quelle iniziative dell’amministrazione, da Lei
rappresentata, che ledono la dignità dei lavoratori, sia economica che di
ruolo, e le aspettative di un futuro migliore per gli aspiranti lavoratori.
Il Segretario Regionale/Provinciale
Luiigi Sabatelli