LibriAmo a cura di Renata Grifa
Lady Bracknell: sono in vita i genitori?
Jack Worthing: io li ho persi entrambi.
LadyBracknell: perderne uno, signor Worthing, può essere considerata una disgrazia.
Ma perderli entrambi è sbadataggine!
Considerata una delle opere più brillanti di Oscar Wilde questa “commedia frivola per persone serie” ci offre un preciso e critico ritratto della società aristocratica inglese di epoca vittoriana. Pungente fin dal titolo (in inglese The Importance of Being Earnest pone l’accento sull’evidente assonanza tra le parole Earnest e honest) mette al centro dell’intera storia il continuo contrapporsi della finzione (Earnest) e dell’onestà (honest).
La storia è quella di Jack Worthing e Algernoon, due amici aristocratici che troppo spesso ricorrono alla menzogna per sottrarsi ai fastidi della vita quotidiana. Il primo, giovane nobiluomo, per sfuggire alla monotona vita di campagna si rifugia nella frenesia londinese andando a trovare Earnest, lo scapestrato fratello immaginario, l’altro si inventa l’esistenza di un amico molto malato, Bunbury, al cui capezzale deve recarsi ogni qualvolta gli si presenta davanti un evento mondano.
Jack, conosciuto in città col nome di Earnest è segretamente innamorato della bella Gwendolyn, la quale, affascinata dal nome del suo pretendente, ricambia totalmente il sentimento. Algernoon, giunto in campagna fingendo di essere il fratello squinternato di Jack, si innamorerà della dolce e sognante Cecily che ha sempre desiderato fidanzarsi con uomo di nome Earnest, sinonimo di rettitudine e virtù.
Da questo momento in poi vanno in scena una serie di equivoci, fraintendimenti e scambi di personalità che rendono questa commedia esilarante e spassosa sino alla resa dei conti finale.
L’umorismo di Oscar Wilde è pieno di non-sense, giochi di parole, dialoghi paradossali che più sembrano assurdi più sottolineano la pungente critica alla società del tempo.
Scritta con assoluta maestria e in pieno stile Wilde (considerato ai suoi tempi “the king of conversation”) quest’opera vi coinvolgerà a tal punto che durante la lettura vi sembrerà che i personaggi si stiano materializzando davanti a voi e le circa cento pagine di cui si compone il racconto vi sembreranno troppo poche per una storia così frizzante, provocatoria e allo stesso tempo profonda.
Con questa commedia degli equivoci Oscar Wilde smaschera quella società inglese perbenista che si nasconde dietro gli agi della vita aristocratica preferendo le apparenze della vita cittadina e dimenticando l’onestà nella retrograda campagna.
Un’opera che è ancora oggi tra gli spettacoli teatrali più rappresentati, segno che ciò che ha da dire non si esaurisce alla superficialità delle simpatiche battute che i personaggi si scambiano ma al contrario ci suggerisce che spesso non basterà un nome per salvare le apparenze.