L’istanza è a firma dei sei consiglieri di minoranza
Passata l’estate (e passato anche settembre) torna a farsi incandescente il clima politico a pochi mesi dalla conclusione del mandato ‘pompiliano’.
Molti si saranno chiesti il perché dell’appiattimento politico-amministrativo degli ultimi tempi: nessun consiglio comunale convocato e all’orizzonte non si intravedono novità in tal senso. Attività politica ferma ai box dunque complici anche le varie feste e ricorrenze susseguitesi in questo mese.
Per questo i sei consiglieri comunali di opposizione Antonio Pio Cappucci, Michele Crisetti, Michele Gemma, Massimo Chiumento, Francesco Bertani e Antonio Santoro hanno protocollato formale richiesta di convocazione urgente del Consiglio comunale perché sia posta all’o.d.g. la mozione di revoca di Mauro Cappucci dalla carica di Presidente della massima assise cittadina.
I motivi? I consiglieri firmatari parlano di ripetute e comprovate violazione di norme regolamentari, quali l’aver omesso di convocare la seduta del question time per i mesi di dicembre 2014, gennaio 2015 e per il corrente mese di settembre.
Ma c’è di più. Il Presidente è anche accusato di inosservanza di regole comportamentali connaturate alla carica di Presidente del Consiglio, quali ad esempio i commenti e i continui interventi con i quali si sostituisce arbitrariamente al Sindaco, agli Assessori, ai consiglieri di maggioranza e di opposizione, impedendo specie a quest’ultimi di poter espletare i propri diritti e prerogative di consiglieri comunali. Insomma un vero e proprio attacco frontale che, anche se non porterà il risultato sperato dall’opposizione, se non altro movimenta la discussione politica.
Ecco il testo integrale del documento (prot. 26749 del 25/09/2015):
Alla Presidenza del Consiglio comunale di San Giovanni Rotondo
e.p.c. al sig. Sindaco di San Giovanni Rotondo
al sig. Prefetto di Foggia
Al Dr. Giacomo Scalzulli – Segretario Generale – sede –
Oggetto: istanza di revoca dalla carica di Presidente del Consiglio comunale.
I sottoscritti consiglieri comunali ai sensi dell’art. 26 del regolamento del consiglio comunale chiedono la convocazione urgente del Consiglio comunale perché sia posta all’ordine del giorno la presente mozione di revoca dalla carica di Presidente del Consiglio comunale, in ragione di condotte e comportamenti tenuti dallo stesso e ritenuti assolutamente in contrasto con il suo ruolo istituzionale di organo super partes, tra questi si annoverano:
a) ripetute e comprovate violazione di norme regolamentari, quali l’aver omesso di convocare la seduta del question time per i mesi di dicembre 2014, gennaio 2015 e per il c.m. di settembre, in aperta violazione dell’art. 25 del Regolamento del Consiglio comunale il quale prevede espressamente che il Consiglio Comunale è convocato obbligatoriamente una volta al mese affinchè i consiglieri possano rivolgere interrogazioni al Sindaco e agli Assessori;l’aver disposto in diversi casi la convocazione della seduta del question time ben oltre la prima decade del mese di riferimento come invece previsto dal citato articolo 25, e quindi in contrasto con quest’ultimo, riservandosi per entrambe le situazioni descritte di argomentare con idonea documentazione, nonché con dati e circostanze di fatto nella seduta del Consiglio comunale a ciò destinata;
b) inosservanza di regole comportamentali connaturate alla carica di Presidente del Consiglio, quali ad esempio i commenti e i continui interventi con i quali si sostituisce arbitrariamente al Sindaco, agli Assessori, ai consiglieri di maggioranza e di opposizione, impedendo specie a quest’ultimi di poter espletare i propri diritti e prerogative di consiglieri comunali, in palese contrasto con l’art. 7 del predetto Regolamento: “…omissis… Il Presidente del Consiglio rappresenta l’intero Consiglio Comunale, ne tutela la dignità………omissis; nell’esercizio delle sue funzioni il Presidente si ispira a criteri di imparzialità, intervenendo a difesa del Consiglio e dei singoli Consiglieri…omissis…”.
c) inosservanza dell’art. 9 del suddetto Regolamento il quale dispone: “…omissis…La conferenza dei capigruppo è convocata e presieduta dal Presidente del Consiglio. La riunione della conferenza dei capigruppo è valida quando dai partecipanti è rappresentata almeno la metà dei consiglieri in carica…omissis…”, anche qui fornendo documentazione a supporto nella seduta del Consiglio comunale per cui è richiesta la convocazione.
E’ del tutto evidente che perdurando tale situazione non vengono garantite e tutelate le prerogative ed i diritti dei consiglieri e soprattutto risulta viziata l’essenziale neutralità ed imparzialità della funzione, proponendosi, pertanto, la revoca dell’attuale Presidente del Consiglio comunale, ritenendola necessaria ed imprescindibile in quanto: “…omissis.. la funzione del presidente del Consiglio comunale, pertanto, non è strumentale all’attuazione di un determinato indirizzo politico, bensì al corretto funzionamento dell’istituzione in quanto tale; essa è, quindi, neutrale. Né il contenuto della funzione muta per il fatto che il presidente sia eletto dall’assemblea, dovendo egli sempre operare in un ambito estraneo alla politica di parte…omissis. ” (vedasi Consiglio di Stato, sezione V, 14 dicembre 2001) .
La presente è indirizzata anche al Signor Prefetto di Foggia, il quale è pregato di dare applicazione a quanto disposto dall’art. 26 ultimo comma del Regolamento del Consiglio comunale: “…omissis… in caso di inosservanza dell’obbligo di convocazione del Consiglio di cui al primo comma, previa diffida, provvede il Prefetto, in conformità con quanto stabilito dall’art. 36 della legge 8 giugno 1990, n. 142…omissis…”.
San Giovanni Rotondo, 22 settembre 2015
(CAPPUCCI Antonio Pio)
(CRISETTI Michele)
(GEMMA Michele)
(CHIUMENTO Carmelo)
(BERTANI Francesco)
(SANTORO Antonio)