Incarico affidato ad Alberto Valente Pietroboni
In Italia la tutela degli animali e la lotta al randagismo sono principi fondamentali sanciti dal punto di vista normativo sin dal 1991, anno in cui è stata emanata la legge quadro 14 agosto 1991, n. 281, che enuncia il principio generale secondo il quale “lo Stato promuove e disciplina la tutela degli animali d’affezione, condanna gli atti di crudeltà contro di essi, i maltrattamenti ed il loro abbandono al fine di favorire la corretta convivenza tra uomo e animale e di tutelare la salute pubblica e l’ambiente”.
La legge aveva, inoltre, riconosciuto agli animali d’affezione il diritto alla vita vietando la soppressione di quelli senza proprietario rinvenuti vaganti sul territorio.
Nel tempo si sono aggiunti ulteriori provvedimenti, emanati anche dalle Regioni, ad arricchire e integrare il primo quadro normativo, e sono state definite competenze e responsabilità attribuite a ciascuna istituzione pubblica, ma anche dei doveri che competono ai proprietari e ai detentori di animali d’affezione.
Ai Comuni e, quindi al sindaco, è affidata la gestione della lotta al randagismo, la gestione dei canili e la messa in atto di misure atte alla corretta detenzione degli animali d’affezione.
Negli ultimi anni però, a causa di una inadeguata gestione e di uno scarso o insufficiente interesse al problema del randagismo e della cura degli animali domestici, la nostra città ha dovuto fare i conti con numerose criticità (gestione del canile, abbandono di cuccioli e avvelenamenti, giusto per citarne alcune) di cui la sezione locale dell’ENPA si è fatta portavoce e su cui ha investito spesso a titolo gratuito risorse e mezzi.
Grazie alla recente legge in materia di randagismo emanata dalla Regione Puglia, per ovviare il più possibile a tali problematiche, il Comune di San Giovanni Rotondo vuole segnare un ulteriore passo nella presa di coscienza di una problematica che richiede di essere affrontata e combattuta con i giusti mezzi e con una collaborazione sinergica tra tutte le forze in campo, ognuna per le proprie competenze.
Per questo il sindaco di San Giovanni Rotondo Michele Crisetti ha provveduto alla nomina del Referente comunale in materia di prevenzione e lotta al randagismo, affidando l’incarico ad Alberto Valente Pietroboni.
«Un altro tassello è stato aggiunto alla città normale – ha commentato il sindaco Michele Crisetti – Ho ritenuto opportuno arricchire la nostra amministrazione con questa figura che dovrà coordinare le iniziative idonee e necessarie per la prevenzione e lotta al randagismo sul territorio comunale, insieme con tutti i soggetti coinvolti, gestendone i rapporti necessari».
«L’incarico è stato affidato a titolo gratuito e non comporta alcun onere per il bilancio del Comune. Anzi, le casse comunali potranno trovare ulteriore beneficio e sollievo attraverso le attività di controllo sui cani padronali, riducendo le presenze dei cani ospitati nella struttura comunale (per cui rinnovo il mio invito ad adottare) e limitando gli ingressi nella stessa struttura, attraverso attività di prevenzione e controllo sul territorio» ha concluso il primo cittadino.
La nuova legge sul randagismo della Regione Puglia, emanata a fine gennaio 2020, potenzia il controllo del randagismo, rafforza il significato dell’anagrafe degli animali d’affezione e soprattutto struttura una reale protezione degli animali, normando la gestione delle strutture, l’affido e l’adozione.
«San Giovanni Rotondo – il commento del nuovo responsabile Alberto Pietroboni – è il primo comune foggiano ad applicare la legge regionale sul randagismo: un primato importante oltre che un ulteriore passo dell’amministrazione verso la risoluzione delle tante problematiche che hanno riguardato il canile in tutti questi anni. Alla mia nomina si è giunti dopo aver attentamente ascoltato le associazioni, in particolar modo l’ENPA. Lavoreremo a stretto contatto con loro e con le altre realtà presenti sul territorio, oltre che con il comando di Polizia locale e la ASL, la coesione nelle decisioni sarà il punto di partenza per la gestione dei vari problemi tra cui il controllo dell’abbandono delle deiezioni dei cani per strada, l’attenzione ai cani di grossa taglia perché indossino la museruola e vengano portati al guinzaglio, la necessità di portare avanti una campagna di sensibilizzazione per le adozioni e sterilizzazioni oltre a quella di mappare tutti i randagi del territorio. Questa nomina per me significa tanto duro lavoro che offrirò in forma totalmente gratuita. Solo così, facendoci carico delle responsabilità, potremo pensare a cambiare veramente questa nostra città».
La decisione del primo cittadino mette fine all’indifferenza delle istituzioni e permette alla città di San Giovanni Rotondo di compiere un passo nella direzione giusta sulla strada della civiltà e della tutela degli animali. L’impegno che Alberto Pietroboni dovrà affrontare non sarà certamente di poco conto, ma se oggi c’è tanta sensibilità sull’argomento un forte input è stato dato dall’ENPA, con i 4zampisti, che con tenacia e spirito di abnegazione è riuscita ad accendere l’attenzione della politica su questo tema così importante.