“Hanno mantenuto la promessa di smantellare i servizi sociali e l’Ufficio di Piano dell’Ambito”
E’ quasi conclusa la destrutturazione dell’ufficio di piano dell’ambito territoriale di San Marco in Lamis e dell’equipe multi professionali ‘Abuso e maltrattamento e affido/adozione’.
Con la mancata proroga dei contratti delle professionalità esterne, impegnate in un servizio di fondamentale importanza nel settore servizi sociali dei Comuni dell’Ambito Territoriale (San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, San Nicandro Garganico e Rignano Garganico), si mantengono le promesse fatte ai suoi elettori, durante la precedente campagna elettorale ed in pubblica piazza, dall’attuale Sindaco di San Marco in Lamis, Comune Capofila dell’Ambito Territoriale, On. Angelo Cera. Cioè di “smantellare” i servizi sociali di San Marco e l’Ufficio di Piano dell’Ambito.
Rammentiamo il percorso di questa illuminante strategia politica, che vede nell’operato del proprio avversario politico (l’amministrazione precedente), un qualcosa da distruggere e non da migliorare, con la logica conseguenza che le nostre cittadine e i nostri territori, arretrano rispetto al resto del paese:
Gennaio 2012 – soppressione e accorpamento del settore “Attività e politiche sociali” con il settore “affari generali” del Comune di San Marco in Lamis con conseguente decadenza, dal Ruolo di Responsabile dell’Ufficio di Piano della dirigente, cioè di quella professionalità che, dalla approvazione della legge 328/2000 di riforma dei servizi sociali, ha avuto la responsabilità, le capacità e le competenze per costituire l’Ambito Territoriale, il relativo Ufficio di Piano e implementare i servizi fondamentali inseriti sia nel primo che nel secondo Piano Sociale di Zona.
Febbraio 2012 – mancato pagamento del “server” su cui risiedeva la piattaforma informatica dove erano archiviati i dati utente e documentali del Piano sociale di Zona con conseguente cancellazione di tutti i dati.
Marzo 2012 – Mancato rinnovo del contratto dell’informatico–sviluppatore della piattaforma informatica del Piano Sociale di Zona (rammentiamo per i profani che non è il sito istituzionale www.pianosocialesanmarco.it), determinando di fatto la necessità di acquisire altra piattaforma informatica da altra società. Sottolineiamo, che da fonti ben informate, una piattaforma relazionale come quella sviluppata dall’Ufficio di Piano di SML ad un costo inferiore alle € 40.000, è stata sviluppata da altre imprese con un costo di circa € 500.000,00.
Marzo 2012 – Il Coordinamento Istituzionale (organo politico e decisionale dei Quattro Comuni dell’Ambito Territoriale), non riuscendo o non volendo individuare strade normative (indicate dalla Regione Puglia) per sopperire “all’errore del Comune Capofila”, decide la nomina di una nuova Responsabile dell’Ufficio di Piano, individuata non si sa come e sulla base di quali competenze.
Aprile 2012 – condanna definitiva e interdizione dai pubblici uffici del vicesindaco di San Nicandro Garganico e componente del Coordinamento Istituzionale che continua , con la sua imbarazzante “presenza” a frequentare le riunioni dello stesso Coordinamento, fino al mese di novembre, (si veda i nostri comunicati del giugno e del novembre 2012). Evidentemente i componenti del Coordinamento Istituzionale avevano la necessità di una alta consulenza politica per prendere le decisioni.
Maggio 2012 – la responsabile dell’ufficio di Piano indice una selezione pubblica per individuare un ulteriore professionalità già presente all’interno dell’Ufficio di Piano. Indice una selezione, nomina la commissione e annulla tutto.
Giugno 2012 – vengono preparate, da parte dell’Ufficio di Piano, le gare di appalto per i servizi di Assistenza Specialistica Alunni Disabili e per l’Assistenza Domiciliare Educativa, in quanto gli operatori di questi servizi hanno i contratti in scadenza e c’è la necessità di attivare i servizi all’inizio dell’anno scolastico.
Ottobre 2012 – la responsabile dell’Ufficio di Piano da un incarico diretto per tre mesi ad una professionalità esterna per un importo di € 8.500,00
6 Dicembre 2012 – gli operatori dei servizi sociali dei quattro comuni, gli operatori contrattualizzati dell’Ufficio di Piano e gli operatori contrattualizzati delle equipe abuso e maltrattamento, affido adozione (che svolgevano la propria attività anche per i servizi di consulenza e mediazione familiare, le azioni di sostegno alla genitorialità e seguivano progetti di educativa domiciliare e dei casi indicati dal tribunale dei minori), in tutto 17 persone, preoccupati del silenzio sul futuro dei servizi sociali di Ambito, richiedono una audizione al Coordinamento Istituzionale per discutere sull’adeguamento del Piano Sociale di zona al 2013, sulla continuità dei servizi in particolare delle equipe e del referente contabile e finanziario dell’Ufficio di Piano, tutti con contratti in scadenza al 31/12/2012.
11 dicembre 2012 – Sul sito istituzionale del Comune di San Giovanni Rotondo (non si sa poi perché solo su questo comune e non su quello del Comune capofila ), viene pubblicato un “Avviso per Manifestazione di Interesse”, un procedimento preselettivo per individuare imprese sociali da invitare alle procedure di gara per: Azioni di Sostegno alla Genitorialità; Assistenza Educativa Domiciliare; Servizi di consulenza e mediazione familiare; Integrazione Scolastica Alunni Disabili; Sportello Immigrati; Sportello Sociale per il Terzo settore. La candidatura era riservata, “così come previsto dal Regolamento unico per l’Affidamento di Servizi Sociali a Soggetti Terzi per i comuni dell’Ambito Territoriale di San Marco in Lamis”, alle cooperative sociali e loro consorzi, alle le associazioni di promozione sociale e ai patronati iscritti nei rispettivi registri. Dopo un paio di giorni l’avviso viene tolto dal sito del Comune di San Giovanni Rotondo.
31 Dicembre 2012 – viene rinnovato l’incarico alla responsabile dell’Ufficio di Piano per ulteriori tre mesi.
2 gennaio 2013 – I contratti in scadenza non vengono prorogati (cosa possibile dall’ultima legge finanziaria) nell’assurdo timore che le professionalità contrattualizzate a Partita IVA o a CO.CO.CO possano aprire una vertenza per essere assunte a tempo indeterminato al Comune capofila). Ovviamente sappiamo, con nostro disappunto, che le assunzioni nelle pubbliche amministrazioni avvengono solo per concorso pubblico. Cessano i contratti ed ovviamente cessano i servizi e le funzioni ad essi collegate. Pertanto i servizi di consulenza e mediazione familiare, le azioni di sostegno alle responsabilità familiari, il supporto all’educativa domiciliare e le equipe affido e adozione e abuso e maltrattamento (obbligatori per legge), vengono sospesi in attesa di nuove procedure selettive in corso di attuazione. Sottolineiamo come la mancata proroga dei contratti, arreca una grave disfunzione alla cittadinanza dell’Ambito territoriale, in particolare a quelle persone, minori in particolare, che sono stati sorretti ,nel loro percorso di crescita, dall’equipe psicosociale e a quei genitori che, con grande sforzo, vogliono migliorare il loro ruolo di genitori responsabili.
3 gennaio 2013 – Vengono ripubblicati sui siti Istituzionali dei comuni dell’Ambito gli avvisi esplorativi per manifestazione di interesse ad essere invitati a procedure negoziate per predisporre un elenco di imprese sociali da invitare alle rispettive procedure di gara per gli stessi servizi dell’avviso dell’11/12/2012. Il nuovo avviso, riduce la platea dei concorrenti alle sole cooperative sociali e loro consorzi.
17 gennaio 2013 – Vengono ricontrattualizzate, fino al 31/03/2013 quattro delle nove professionalità, con contratti scaduti il 31/12/2012 per la realizzazione dei seguenti progetti:
1) “Promozione e divulgazione dell’informazione sulle problematiche dell’affido”
2) “Gestione della porta unica di accesso (PUA) e della unità di valutazione multimediale (UVM)
Alla fine di questa cronologia di eventi ci chiediamo:
– Come mai il Coordinamento istituzionale, per risolvere il problema determinato dall’accorpamento del settore Attività e politiche sociali del Comune capofila e la conseguente revoca della responsabile dell’Ufficio di Piano, non abbia seguito le indicazioni date dalla Regione?
– Come mai non si è provveduto, ad un anno di distanza dalla cancellazione del server e dal mancato rinnovo dell’informatico, a dotare l’ufficio di piano di una piattaforma informatica, indispensabile per l’archiviazione, l’elaborazione e la semplificazione dei dati e dei documenti necessari alla gestione del Piano Sociale di Zona?
– Come mai il coordinamento istituzionale nomina, come nuova responsabile dell’Ufficio di Piano, una Assistente sociale non avvezza alle procedure amministrative?
– Come mai il Coordinamento Istituzionale permette, ad una persona interdetta dai pubblici uffici, di assistere alle sue sedute?
– Perché la responsabile dell’Ufficio di Piano, indice una selezione per individuare una figura professionale già presente nell’Ufficio? Come mai invece della procedure di selezione, viene fatto un incarico diretto ?
– Che fine hanno fatto le gare preparate dall’Ufficio di Piano?
– Perché la responsabile dell’Ufficio di Piano – Assistente sociale – e quindi “attenta” alla continuità dei servizi, non ha predisposto in tempo utile, gli atti necessari affinchè i servizi essenziali non si interrompessero e ha dovuto essere sollecitata da tutti gli operatori dei servizi sociali dell’ambito, sia i dipendenti comunali sia le professionalità esterne contrattualizzate?
– Perché alcuni servizi essenziali quali le equipe psicosociali, la consulenza e la mediazione familiare e le azioni di sostegno alla genitorialità, devono essere esternalizzati?
– Perché tra il primo “Avviso di manifestazione di interesse” e il secondo viene ristretto il campo delle concorrenti alle sole cooperative sociali e loro consorzi, e non, come prescrive il “Regolamento di Ambito” a “tutti i soggetti pubblici, i soggetti privati, con o senza finalità di lucro che operano nell’ambito dei servizi alla persona”?
– Come mai vengono ricontrattualizzate le professionalità alle quali era richiesta meno esperienza?
– Come mai vengono lasciati a casa padri e madri di famiglia?
– Come può un contratto a progetto, con scadenza al 31/03/2013, essere utilizzato per un servizio quale la “PUA”, Porta unica di accesso per gli interventi ad alta integrazione socio sanitaria che, proprio perché servizio, deve avere carattere di continuità e non di occasionalità?
Lasciamo ai singoli cittadini il giudizio dell’operato dei decisori, politici e tecnici, che nella loro lungimiranza e attenzione ai bisogni dei cittadini, hanno azzerato in un anno, quello che in dieci anni, alcune persone con entusiasmo, passione, professionalità avevano costruito, portato l’Ambito territoriale di San Marco in Lamis tra i più efficienti ed efficaci di tutta la Regione.
Come partito e come cittadini, qualche perplessità sulla gestione delle Politiche Sociali dell’Ambito Territoriale ci viene; intravediamo, ma forse è solo un’impressione, che gli accadimenti cronologicamente cosi espressi, disegnino una strategia studiata, per finalità che al momento non riusciamo a comprendere e che forse, a conclusione delle gare e della prossima scadenza elettorale, potrà essere meglio definita.
I circoli Sinistra, Ecologia e Libertà
dell’ambito territoriale San Marco in Lamis, San Giovanni Rotondo, San Nicandro Garganico