Malala ha compiuto 16 anni pochi giorni fa e il suo nome è gia Storia
« Non mi importa di dovermi sedere sul pavimento a scuola. Voglio solo istruzione. E non ho paura di nessuno. »
Malala Yousafzai è una studentessa pakistana, è nata a Mingora nella Valle dello Swatt, dove la dittatura talebana ha abolito ogni diritto civile e culturale alle donne. A “soli” 12 anni decide di aprire un blog, in cui racconta tutti i soprusi che le donne subìscono. Osceno, ignobile, vergognoso, infedele è tutto questo per la dittatura talebana, che ordina ad un commando armato di eliminare questa bambina. Il commando assalta il pullmino della scuola che Malala prendeva per tornare a casa e le spara alla testa. Ma la bimba è più forte di tutte le dittature messe insieme e grazie ai medici sopravvive e viene trasferita a Londra per evitare altri sicuri attentati.
Quanta tragica stupidità in tutto questo. uomini ( la u minuscola è voluta) armati hanno paura di una bimba di 12 anni e la stessa insegna a me, a voi, il significato delle parole coraggio, istruzione, cuore.
Scrivo di Malala e mi vergogno di me e di voi. Perché le immagini della nostra politica, locale e nazionale, del nostro quotidiano egoismo, della voglia di credere di essere qualcuno e invece non siamo nessuno, si sovrappongono ai suoi occhi vivi, alle sue parole, ai suoi gesti. E, a paragone, diventiamo invisibili.
Il giorno del suo sedicesimo compleanno, Malala, indossando uno scialle che era di Benazir Bhutto, l’ex premier pakistana assassinata nel 2007, che da sempre ha considerato la sua eroina, tiene un discorso nella grande sala del Trusteeship Council, al Palazzo di Vetro di New York, il quartier generale delle Nazioni Unite.
” In realtà non so da dove iniziare…Oggi non è il mio giorno, è il giorno di tutti coloro che combattono per i propri diritti. Oggi parlo per tutti coloro che non possono far sentire la propria voce. Mi hanno sparato, hanno sparato alle mie amiche, pensavano che quel proiettile ci avrebbe zittito, ma hanno fallito. I talebani hanno paura del potere dell’istruzione e del potere delle donne. Per questo uccidono, perché hanno paura. Io sono la stessa Malala, le mie ambizioni sono le stesse, i miei sogni sono gli stessi. Non odio nessuno. Sono qui per parlare del diritto all’istruzione per tutti. Anche per i figli e le figlie dei talebani. Prendete i vostri libri e le vostre penne, sono la vostra arma più potente. Un bambino, un insegnante, una penna e un libro possono cambiare il mondo. Questa è la compassione che ho imparato da Maometto, Gesù Cristo e Buddha. Questa è la voglia di cambiamento che ho ereditato da Martin Luther King e Nelson Mandela. Questa è la filosofia della non-violenza che ho imparato da Gandhi e Madre Teresa. E questo è il perdono che ho imparato da mia madre e mio padre”.
Buon compleanno Malala!
Maria Pia Carruozzi