Per un disservizio che dura da giorni nessuno sa nulla
Come una “attesa” consuetudine, con l’arrivo del primo caldo (e meno male che ha tardato ad arrivare) puntuale è giunto il classico disagio per i cittadini di San Giovanni Rotondo: la mancanza dell’acqua.
E’ da giovedì scorso, 20 giugno, che l’Acquedotto Pugliese ha “chiuso i rubinetti” dell’acqua.
A qualche fortunato che è riuscito a parlare con il numero verde dell’AQP, nelle prime ore del disagio è stato risposto che non erano a conoscenza di chiusure o riduzioni di pressione, ad altri, nella giornata di sabato, che il problema era risolto; le richieste di informazione alla Polizia Municipale è come se non fossero avvenute, ne sapevano meno di chi chiedeva…
Probabilmente chi abita a piano terra o primo piano forse non si è manco accorto del disagio, ma chi abita dal secondo piano in su vive una vera e propria disavventura.
Un guasto può sempre accadere, ma la cosa vergognosa, se non scandalosa è che a distanza di oltre 4 giorni nessuno ha comunicato alcunché alla cittadinanza, né ha attivato servizi sostitutivi di emergenza con piani di distribuzione alternativa di acqua potabile mediante sacchetti in PET o autobotti.
Ciò non sarebbe stata una gentilezza da parte dell’Acquedotto Pugliese verso i cittadini bensì un dovere espressamente previsto dalla “Carta del Servizio Idrico Integrato”, obbligatoriamente tenuto ad esser rispettato da parte dell’AQP, e da ritenersi a tutti gli effetti parte integrante dei contratti di fornitura.
Ed in tutto questo dove sono e dov’erano gli amministratori della Città? Cosa hanno fatto per comunicare alla cittadinanza il disservizio, le forme sostitutive di distribuzione, i tempi di ripristino del servizio?
Sui media propri ed allineati si enfatizza l’ordinaria amministrazione come eventi ed attività straordinari, (più di un vocabolario la definiscono propaganda). Ma non si parla dei problemi della città, delle sporcizia in cui vive, delle strade dissestate, dell’acqua che manca!!!
Nel 2000 l’allora sindaco Antonio Squarcella dopo mezza giornata di interruzione del servizio s’impose e dispose la distribuzione di sacchetti d’acqua. Ma quelli erano altri tempi…
Non sudate e soprattutto non sporcatevi! Buona Festa Patronale a tutti!
GP
Di seguito quanto previsto, in merito, dalla Carta del “Servizio Idrico Integrato” :
Acquedotto Pugliese S.p.A. – Carta del Servizio Idrico Integrato
… omissis…
II.2.2 Continuità
La Società si obbliga ad erogare il servizio in modo continuo, regolare e senza interruzioni o diminuzioni di durata. I casi di funzionamento irregolare o di interruzioni del servizio sono eccezionali e si verificano in conseguenza ad esigenze di manutenzione e miglioramento della rete idrica e/o fognaria o per cause di forza maggiore quali siccità, terremoti, alluvioni ecc.. In tali circostanze, la Società è obbligata ad adottare tutte le misure sostitutive volte ad arrecare agli utenti il minor disagio possibile.
L’impegno prioritario della Società è di garantire un servizio continuo e regolare cercando di evitare eventuali disservizi ovvero riducendone la durata ai tempi strettamente necessari all’intervento tecnico.
Le interruzioni del servizio potranno essere imputabili soltanto a:
· guasti;
· manutenzioni necessarie per garantire il corretto funzionamento delle opere e la qualità dell’acqua;
· cause di forza maggiore.
Qualora si dovessero verificare interruzioni del servizio, il gestore si impegna ad attivare servizi sostitutivi di emergenza dando le opportune informazioni tramite i mass media, manifesti ed altre forme di pubblicità ritenute opportune. In tali casi saranno messi in atto i piani di distribuzione alternativa di acqua potabile, mediante sacchetti in PET da 5 litri o autobotti, con il coinvolgimento delle competenti autorità.