Le prime reazioni dell’opposizione: Giovanni Merla dell’UDC
San Giovanni Rotondo. Quel che appare oggi è che la città, sia pur a numero ridotto, ha un governo su cui contare non solo per l’ordinario ma per anche per un’amministrazione completa di tutti i settori sociali, compresi quelli che saranno assegnati nei prossimi giorni agli assessorati al momento «congelati» e spettanti a Rifondazione Comunista e Margherita. A tal fine sono state assunte «ad interim» dal vice sindaco Matteo Cappucci le deleghe dei settori annona, polizia municipale, protezione civile e politiche del lavoro mentre l’assessore all’urbanistica Gaetano Cusenza temporaneamente curerà i settori ambiente, agricoltura e verde pubblico già seguiti nella prima giunta dal collega di partito Giovanni Pazienza, il terzo degli esponenti, dopo le riconferme dello stesso Cusenza e Michele Crisetti, individuato ancora una volta dal partito a ricoprire l’incarico di assessore anche nella nuova giunta. A tal proposito, circola negli ambienti di partito, il chiaro il messaggio inviato al sindaco Salvatore Mangiacotti per lo scioglimento della riserva sul terzo assessorato spettante alla Margherita: trenta giorni di tempo per riconfermare Giovanni Pazienza, pena, rimettere in discussione gli accordi sottoscritti. Intanto, all’indomani della formalizzazione del nuovo esecutivo giungono le prime reazioni da parte dell’opposizione. E’ l’UDC, con il segretario Giovanni Merla, ad intervenire sulla vicenda.
«L’azzeramento della giunta Mangiacotti – ha dichiarato Merla – ha rappresentato un duro colpo all’immagine di buon governo della coalizione di centrosinistra. La nostra intenzione non è quella di sviscerare le ragioni di questa crisi, che non crediamo sia stata risolta, ma di evidenziare un dato di fatto che è dinanzi agli occhi di tutti. Dopo aver organizzato, a più riprese, una serie di incontri con la realtà produttiva sangiovannese, mi riferisco in particolar modo con il settore turistico-alberghiero, l’aver avviato in piena estate una crisi amministrativa ha rappresentato un grave nocumento alla nostra cittadina; invece di pensare ai servizi, alle attività, alle iniziative per incoraggiare il flusso turistico, come in un primo momento promesso agli albergatori, la giunta Mangiacotti è ancora lontana dal riprendersi dalla crisi».
Le preoccupazioni del segretario dell’UDC non si fermano qui; l’urgente necessità di spostare il depuratore, la realizzazione dell’istituto scolastico polivalente, la riqualificazione del centro storico, rimangono gli obiettivi che l’attuale amministrazione non deve dimenticare di perseguire. «Il sindaco ha deciso di cambiare i suoi uomini – ha concluso Merla – non per cercare in altri migliori qualità di governo della cosa pubblica, quanto piuttosto per assecondare le mire delle segreterie di partito che lo sostengono».