“L’Unione di Capitanata di San Giovanni Rotondo
condanna i nuovi tagli alla Scuola”
Anche se la Scuola non ha più lacrime per
piangere viene colpita lo stesso dalle lame della manovra economica. Il Ministro Gelmini aveva assicurato, non più tardi di
tre giorni fa, che per la scuola non erano stati previsti tagli…
L’art. 19 del D.L. 98/11 (manovra finanziaria) prevede ai commi 4 e 5
innovazioni riguardo alla organizzazione scolastica, prevedendo, a decorrere
dall’a.s. 2011/2012, la generalizzazione sul territorio nazionale della
verticalizzazione delle scuole del 1° ciclo (infanzia, primaria e scuola media
di I grado), con il loro accorpamento in istituti
comprensivi con almeno 1.000 alunni, ridotti a 500 per le istituzioni site
nelle piccole isole, nei comuni montani, nelle aree geografiche caratterizzate
da specificità linguistiche.
La stessa norma prevede
che «alle istituzioni scolastiche
costituite con un numero di alunni inferiore a 500 unità, ridotto
fino a 300 per le istituzioni site nelle piccole isole, nei comuni montani,
nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche» non potranno più essere assegnati dirigenti
scolastici con incarico a tempo indeterminato.
Il MIUR, con la nota 7 luglio 2011, prot. 5648, a firma del dott. Chiappetta,
dà indicazioni ai Direttori generali degli UU.SS.RR. perché nell’emanazione dei
provvedimenti, relativi ai conferimenti e mutamenti di incarico per il prossimo
a.s., tengano conto di quanto disposto nei commi 4 e 5 dell’art. 19, dando
priorità, nell’individuazione delle sedi disponibili per le predette
operazioni, “alle istituzioni scolastiche secondarie di II grado e agli
istituti comprensivi”.
Tale indicazione discende
dalla constatazione che i piani di dimensionamento sono di competenza regionale
e necessitano di tempi tecnici per la loro approvazione.
Nella stessa nota è
chiarito che le istituzioni con meno di 500 alunni e quelle con meno di 300, in
riferimento alle previsioni della legge, non possono essere destinatarie di
incarichi di dirigenza scolastica, ma devono essere assegnate in reggenza.
Inoltre, con
la nota prot. n.
5686 di giorno 8 luglio, il Miur precisa che «i dirigenti scolastici
in servizio presso le istituzioni scolastiche autonome con un numero di alunni
inferiore a 500 unità, ridotto fino a 300 per le istituzioni site nelle piccole
isole, nei comuni montani e nelle aree geografiche con specificità
linguistiche, per ragioni di continuità direttiva, permangono in servizio sulle
predette istituzioni scolastiche fino alla scadenza dell’incarico dirigenziale
e annesso contratto».
Questo significa che gran parte delle nostre scuole si dovranno
accorpare e unire tra loro con gravi disagi per il personale scolastico e per
gli studenti. Con gli accorpamenti, anche se di fatto nessuna scuola ancora
rischia di chiudere, si darà infatti un bel taglio al personale amministrativo
e ai dirigenti. Con tutto quello che questo comporta! Ci potrebbero essere dirigenti costretti a
occuparsi di scuole materne, elementari e medie sparse in due o tre comuni
diversi, con problematiche tra loro molto differenti (ma questo non dovrebbe
riguardare le scuole di San Giovanni Rotondo!). E ci saranno scuole molto più
numerose.
Gli accorpamenti dei plessi previsti dalla manovra
provocheranno la scomparsa di 3.000 sedi di dirigenza, a cui si aggiungono
molti altri aspetti fortemente negativi, fra i quali un ulteriore anno di
blocco del contratto che non viene rinnovato da ben sei anni, con un taglio
degli stipendi che, progressivamente, ha raggiunto il 15%.
Sempre sul fronte remunerativo, occorre constatare che
il destino degli scatti di anzianità rimane ancora sospeso. Mancano,
però, i tagli ai costi della politica! Non è stata approvata la soppressione
delle province «nonostante si tratti di enti inutili che comportano spese
ingenti nel bilancio pubblico». Sono state mantenute le circoscrizioni
anche in Comuni molto piccoli e non si è posto rimedio alla proliferazione dei manager pubblici che,
in maniera totalmente ingiustificata, percepiscono stipendi astronomici, oltre
5.000 euro al mese, a cui non corrispondono risultati adeguati.
E’ bene ricordare ai nostri Ministri che squalificando
la Scuola si squalifica un intero Paese.
Consigliere Comunale
Gabriele Cotugno
Unione di Capitanata di San Giovanni Rotondo