Le precisazioni di Luigi Bisceglia, coordinatore del partito
di Luigi Bisceglia
Coordinatore cittadino de "La Margherita"
In margine all’articolo apparso sulla Gazzetta del Mezzogiorno del 7 novembre 2006 titolato “Margherita in rivolta” ritengo doveroso intervenire per chiarire che non c’è nessuna rivolta interna alla Margherita a seguito della “nomina del presidente dei revisori dei conti” al comune di San Giovanni Rotondo, a meno che per rivolta interna non si intenda una lettera di protesta inviata a un giornalista (Francesco Trotta, ndr) che (facendo il suo mestiere?!) ci ha messo anche del suo.
La nomina a presidente del collegio dei revisori dei conti di Mauro Gadaleta non ha provocato, e non poteva provocare, alcun scossone all’Amministrazione Mangiacotti per il semplice fatto che è stata una decisione assunta dal gruppo consiliare e dai dirigenti della Margherita dopo una minuziosa analisi dei candidati proposti: Mauro Gadaleta, Michele Placentino e Giovanni Antini. Se dopo tale analisi, io stesso ho proposto di utilizzare come metodo quello dell’estrazione, non credo di aver fatto torto ad alcuno visto che i candidati erano tutti ugualmente proponibili sia pur per ragioni diverse e fatta salva la professionalità di ciascuno. Il fatto che gli esclusi possano risentirsene, è comprensibile, ma non è accettabile fondare le proprie tesi su “imprecisioni di linguaggio”. Infatti, è falso che la “Maggioranza non ha rispettato le indicazioni del partito” poiché è stato proprio il partito a indicare il rag. Gadaleta per la suddetta nomina.
Allo stesso modo è falso che “l’autosospensione dal partito” (da parte dei due circoli presieduti da M.Placentino e G.Gorgoglione) e la protesta contro “l’ingiustizia del metodo e il soggetto individuato…a danno di un iscritto e militante” sia mai stata comunicata “ai massimi vertici del partito a livello cittadino” e cioè a me! (visto che ho letto sul giornale quanto di cui stiamo discutendo!).
E’ vero invece, (e su questo punto sono d’accordo con Placentino e Gorgoglione, “la parte della Margherita che è entrata in fibrillazione”) che “gli interessi personali di qualche consigliere non devono prevalere sull’interesse generale del partito”. Cosi è stato. L’estrazione di un biglietto fra tre dimostra proprio questo: una scelta completamente disinteressata, da parte di tutti.
Inoltre, è a dir poco paradossale che un iscritto alla Margherita da una parte accusa il proprio partito di avere grandi responsabilità (“direttamente proporzionali alla propria presenza istituzionale”) nell’ “andamento negativo dell’attuale compagine amministrativa” ; dall’altra “disapprova quanto fatto dal partito fino ad oggi”…e nel frattempo chieda, allo stesso partito di cui rinnega l’operato, di essere indicato per la nomina nel collegio dei revisori dei conti del comune governato dalla stessa “attuale compagine amministrativa”.
Infine, in quanto alle “prevaricazioni con azioni di forza e minacce” se mai ce ne fossero state invito tutti gli iscritti alla Margherita (18 circoli, 761 iscritti) che ne siano a conoscenza a venirne a discutere nel partito che si riunisce, ormai da mesi, in “seduta aperta” ogni lunedì alle 20.30 nella sede di P.za caduti della miniera, 3.