La riflessione di Gaetano Cusenza
Matteo Renzi ha iniziato l’ultimo giro della sua estenuante, ma brillante corsa, che lo porterà con tutta probabilità prima ad essere segretario nazionale del Partito Democratico e successivamente candidato Premier .
Chiusa la fase delle Convenzioni, si apre ora quella delle primarie dell’8 dicembre tra Renzi, Cuperlo e Civati. Pittella, non avendo raggiunto i numeri necessari, si ferma.
Ma perché è stata prevista questa fase intermedia tra l’elezione dei segretari locali e le primarie dell’8 dicembre per l’elezione del Segretario Nazionale?
Semplicemente perché qualcuno (uno su tutti D’Alema) pensava che le Convenzioni, a cui hanno partecipato solo gli iscritti del PD, potessero essere vinte da Cuperlo. Vana illusione. Matteo Renzi, anche tra gli iscritti al partito, ha avuto una vittoria schiacciante sui suoi concorrenti, per la delusione dei “ signori delle tessere” che da tempo si sono preparati per vincere le Convenzioni. C’è gente che continua a sostenere che in politica decide chi ha più tessere e quindi chi ha più soldi. La stagione di quelli che pensano che in politica, in assenza di idee e progetti, valgono i soldi e gli interessi è finita e Matteo Renzi in questo ha un grande merito.
E adesso? Adesso tutti con Matteo Renzi, perchè vinca e l’Italia cambi.
Il sindaco di Firenze l’ha detto a più riprese, che il suo obiettivo è duplice: rinnovare il Partito Democratico per rinnovare l’Italia e se oggi è vicinissimo al traguardo di questi due obiettivi è perché tantissimi hanno avuto fiducia in lui. Veramente una moltitudine di donne e uomini, giovani e meno giovani. Ci sono gli amici di Renzi, che come noi, lo seguono dall’inizio di questa esperienza, ci sono quelli che da poco tempo hanno capito che può rappresentare veramente l’ultima spiaggia, ma sono convinto che altri ancora lo appoggeranno. Tra questi ultimi ci sarà sicuramente chi si schiererà con lui per una tardiva convinzione politica e chi per opportunismo politico. Sia chiaro non si tratta di essere amici di Renzi della 1°, della 2° o della 3° ora, così si banalizza molto: principalmente significa condividere totalmente l’idea di Partito e di Paese che il Sindaco di Firenze ha.
Prendiamo l’esempio della nostra città.
Premesso che tutti sono liberi di votare per il candidato Segretario che ritengono migliore, ma non posso esimermi dall’affermare che chi svolge attività politica a livello locale, al Congresso cittadino e provinciale ha votato per i candidati non abbinati a Renzi e oggi sceglie quest’ultimo, beh sicuramente ha l’obbligo di spiegare le ragioni che lo hanno portato a questa totale inversione.
Sarebbe difficile comprendere il voto per Matteo Renzi da parte di chi, per esempio, ha fatto la collezione di tessere per vincere il Congresso e oggi appoggia proprio Renzi che le tessere le vorrebbe eliminare completamente. Sarebbe oltremodo inspiegabile che chi ritiene il PD un centro di potere, oggi voti Renzi che si spenderà per un partito “leggero”, dove gli aderenti si incontreranno per confrontarsi e insieme attuare un programma di governo.
Noi, ancora più convinti dello scorso anno, voteremo e faremo votare l’8 dicembre Matteo Renzi, perché ne condividiamo l’idea sia di partito che di paese.
Con Matteo Renzi Segretario Nazionale del Partito Democratico l’Italia cambierà.
Gaetano Cusenza