17 arresti in totale nel corso dell’operazione ‘Salus’
Elicotteri e decine di volanti hanno svegliato di buon mattino la città di San Giovanni Rotondo. Una vasta operazione, denominata ‘Salus’, ha portato all’esecuzione di misure cautelari per 10 persone sul Gargano (più altre 7 nella Bat) ritenuti responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti.
In particolare misure cautelari detentive sono state applicate a carico di due fratelli gemelli 29enni di San Giovanni Rotondo, un altro soggetto 24enne sempre della cittadina garganica, un 26enne cittadino albanese da anni residente a San Giovanni Rotondo.e due donne, una 25 enne e una 27 enne sempre della città di San Pio.
Provvedimenti anche per un 34enne e un 40enne di San Marco in Lamis, e due soggetti rispettivamente di 40 e 50 anni di San Severo
L’operazione è frutto di una articolata e prolungata attività di indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Foggia, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Giovanni Rotondo. I militari dell’Arma, attraverso prolungati servizi di osservazione, pedinamento e controllo, supportati da sofisticate attività tecniche, quali intercettazioni telefoniche ed ambientali, ma soprattutto grazie alla visione delle immagini riprese da numerose telecamere abilmente nascoste in vari punti del paese, sono riusciti ed accertare numerosi episodi di spaccio di stupefacenti, anche qui di varie tipologie, quali marijuana, hashish e cocaina.
Le condotte delittuose accertate avevano luogo prevalentemente nei pressi dell’abitazione dei principali indagati, i gemelli 29enni, situata in pieno centro, e all’interno di un bar della cittadina garganica, divenuti un autentico supermarket della droga. I due, grazie a privilegiati rapporti con i più importanti fornitori dell’area, avevano acquisito il monopolio dello spaccio di stupefacenti sulla piazza di San Giovanni Rotondo. Dalle attività tecniche è emerso come loro stessi si vantassero del ‘servizio’ offerto ai numerosi clienti, in ordine alla ‘qualità del prodotto’, tanto che giungevano numerosi acquirenti anche dai comuni limitrofi, così come hanno dimostrato sequestri ed arresti operati a scopo di riscontro nel corso delle indagini, che hanno interessato consumatori provenienti da San Marco in Lamis, Rignano Garganico, Manfredonia, Monte Sant’Angelo, Ischitella, San Nicandro Garganico e Cagnano Varano.