300 i giornalisti minacciati nel 2012.
Giovanni Tizian ha 29 anni, originario della Calabria, vive in Emilia, è un cronista precario alla Gazzetta di Modena, e da più di un anno vive sotto scorta, da quando, a seguito del suo libro-inchiesta “Gotica ‘ndrangheta, mafia e camorra oltrepassano la linea”, ha ricevuto pesanti minacce.
La sua infanzia è stata segnata da un grave evento luttuoso, suo padre, Peppe Tizian, un funzionario di banca che non si è piegato al malaffare mafioso, venne ucciso a colpi di lupara la notte del 23 ottobre 1989 a Locri, un delitto rimasto impunito.
Da allora la famiglia Tizian ha lasciato la Calabria per trasferirsi in Emilia, ritrovando, purtroppo lo stesso fenomeno mafioso.
Il suo lavoro lo ha portato ad effettuare inchieste su appalti truccati, riciclaggio, abusivismo edilizio.
A seguito di alcuni suoi articoli sulle slot-machine truccate in Emilia (e in tutto il nord Italia), di gennaio 2013, Giovanni Tizian viene nuovamente minacciato: “O la smette o gli sparo in bocca”.
A fine mese, grazie alla sua inchiesta, la Guardia di Finanza ha potuto effettuare una maxi-operazione che ha portato all’arresto di 29 persone, tra cui “Rocco” alias Nicola Fermia, boss della ‘ndrangheta, che da Ravenna controllava il business delle slot-machine truccate (accusato, tra l’altro, di sequestro di persona, estorsione, traffico d’armi e di droga).
Giovanni, però, non è mai stato solo. A supportare lui e tutti coloro che combattono quotidianamente le mafie, c’è l’associazione daSud, nata in Calabria nel 2005 dalla volontà di un gruppo di donne e uomini che sono partiti dal Mezzogiorno, ma non intendono lasciarlo nelle mani di ‘ndrangheta, camorra, cosa nostra e sacra corona unita. E che, per questa ragione, lavorano a percorsi di comunicazione, cultura, memoria, identità e ricercano, attorno a progetti concreti, alleanze possibili tra cittadini, intellettuali, associazioni, artisti e buona politica.
http://www.iomichiamogiovannitizian.org/
http://associazionedasud.blogspot.it/2012/02/wwwdasudit.html
L’articolo di Giovanni Tizian
MPC