“Una puntigliosa opera di selezione ha individuato la compagine in grado di garantire una migliore fruibilità, una programmazione intensa e una moderna offerta di servizi”
Il primo cittadino risponde con una lettera alle varie richieste di chiarimento giunte da più parti in merito alla decisione dell’Amministrazione di esternalizzare la biblioteca civica.
Una scelta obbligata – sostiene il sindaco – per poter garantire la riapertura e la fruizione di un servizio così importante per la collettività e assicurare attività ed eventi contenendo i costi di gestione.
LA BIBLIOTECA “MICHELE LECCE” TORNA A VIVERE
La biblioteca comunale “Michele Lecce”, per anni abbandonata a sé stessa, torna finalmente oggetto di discussione. Si scopre che esiste, o dovrebbe esistere, anche come luogo di cultura viva, spazio di fermento scientifico e umanistico. Una dimensione capace di generare conoscenza, promuovere confronto, facilitare l’incontro tra operatori culturali e cittadinanza.
Ma è sempre stato così? Non direi proprio. Finora è stato arduo, se non impossibile, pensare alla biblioteca in questi termini. E i motivi sono ben noti a tutti: la biblioteca era aperta prevalentemente la mattina, tagliando fuori così una delle fasce a cui sarebbe tornata più utile (gli studenti), se non per le aperture pomeridiane del martedì e giovedì e l’orario di apertura ha di fatto annullato la possibilità di organizzazione di qualsiasi evento esterno. Insomma, ben poca cosa rispetto a dimensioni, storia e finalità di questa importante struttura.
Chiariamo un concetto. L’Amministrazione Comunale non decide di “liberarsi” della biblioteca, ma con il progetto messo a bando intende proprio “liberarla” e la differenza, per chi vuole coglierla, è sostanziale. Con l’affidamento appena realizzato al mondo delle associazioni culturali che hanno partecipato al bando, sarà la stessa società civile a farla rivivere, garantendo, insieme al servizio essenziale del bibliotecario contemplato da progetto, tutta una serie di iniziative culturali e formative per la città.
L’Amministrazione ha inteso quindi (come peraltro hanno già fatto da tempo Manfredonia per il Teatro Lucio Dalla; Bollenti Spiriti in tutta la Puglia, dal Gargano al Salento) adottare una linea strategica che consenta di fare innovazione sociale partecipata nel rispetto delle regole dettate dall’Ente, che resta proprietario del bene e garante del suo corretto funzionamento, abbattendo le spese.
Finalmente, la biblioteca si riempirà di nuovi contenuti pensati per fare formazione, orientamento, aggiornamento di competenze, sviluppo di idee e organizzazione di eventi, oltre alla possibilità di consultare testi, come sempre. Si consentirà insomma – a emergenza Covid rientrata – maggiore possibilità d’accesso, migliore utilizzo dei servizi e degli spazi, partecipazione diffusa a seminari, corsi, eventi e laboratori. La biblioteca, bene pubblico, torna a vivere e ad offrirsi alla cittadinanza nel pieno delle sue potenzialità.
L’Amministrazione ha affidato ad un bando pubblico il compito di intercettare realtà disposte a farsi carico di questa sfida culturale per la nostra città, e con una puntigliosa opera di selezione ha individuato la compagine in grado di garantire una migliore fruibilità, una programmazione intensa e una moderna offerta di servizi. Il tutto centrando contestualmente l’obiettivo della maggiore sostenibilità.
Il sindaco Michele Crisetti