Il futuro prossimo del centauro sangiovannese
di Michele Gemma
Tra i protagonisti del Motor Sannio, sul circuito “Santa Cecilia” di Foggia, potrebbe esserci anche il pilota sangiovannese Michele Pirro. La presenza del già campione europeo (2004) classe 125 velocità, è incerta: «Potrebbe essere molto divertente – spiega Pirro -; tuttavia, visti i miei imminenti impegni, vorrei evitare qualsiasi situazione pericolosa. Con la classe 125 ho chiuso, ormai sto lavorando per centrare altri obiettivi».
Dunque l’avventura nel Motomondiale si è provvisoriamente chiusa, come si è visto la scorsa settimana al Gp del Portogallo, sul circuito di Estoril: il ventenne pilota garganico della Wtr-Blauer non ha gareggiato. «Negli ultimi due anni ho subito tanti infortuni – riprende il centauro, vice campione italiano 2004 – in particolar modo alla caviglia destra. Il mio fisico non si presta molto alla 125. Ho sempre dato il massimo ma i risultati, complice anche un moto non velocissima, non sono stati esaltanti». Eppure, il team ha salutato diversi piazzamenti come successi straordinari: «È proprio questo che non va bene. Con un 20° posto, ad esempio, tutti erano contenti tranne me. Per guadagnare qualche centesimo dovevo compiere sforzi sovrumani, ho sempre corso con un mezzo inferiore. È arrivato il momento di cambiare rotta».
Un futuro addirittura lontano dai motori? «Dopo tutti i sacrifici che io e la mia famiglia abbiamo sostenuto, non se ne parla nemmeno. La gara, la moto, sono sempre delle gioie». Un cambiamento di scuderia, quindi: «Sì – afferma deciso -. Oltre al cambio di scuderia, con buone probabilità, cambieranno anche i “tempi”». Da due a quattro tempi: «Farò il mondiale Superbike – annuncia Pirro -. Attualmente, sono in contatto con due squadre molto importanti, del prestigio di Ducati e Yamaha. Per gli inizi di novembre, quando si svolgeranno i test definitivi, speriamo vada tutto per il verso giusto». Potendo scegliere tra le due scuderie? «È difficile. Se dipendesse solo da me, sceglierei la Ducati. È stata la prima a contattarmi. Con una moto del genere posso tornare al successo. Senza tralasciare il divertimento che, in verità, nell’ultimo periodo è stata una cosa rara». Un addio definitivo al motomondiale: «Da qualche settimana ho cambiato dieta e modo d’allenamento. Se mi chiedessero di ritornare nella 125 non sarei pronto. C’è una bella differenza tra una moto di 70 chili e una di 150».