Come riconoscerlo e come difendersi
Giovedì 7 marzo, presso il Chiostro comunale, si terrà una conferenza indetta dal CAM-Foggia (Centro AntiMobbing), per parlare di Mobbing.
Con una breve intervista a Costanza Ciavarrella, presidente del CAM-Foggia e responsabile CONFENAL regionale, introduciamo l’argomento.
Cos’è il mobbing?
E’ una situazione lavorativa di conflittualità, persistente e costante, in cui uno o più persone vengono fatti oggetto di azione persecutorie con lo scopo di creare danni di varia entità. Il mobbing nasce in un clima di lavoro dove non c’è benessere organizzativo. Purtroppo è un fenomeno molto diffuso e colpisce per la maggior parte delle volte persone che investono molto nell’attività lavorativa e donne di età superiore a 35 anni.
Chi sono i “protagonisti” in una situazione di mobbing?
Il mobber e il mobbizzato, ripettivamente aggressore e vittima. L’aggressore può essere anche più di uno e non sempre è il datore di lavoro; può essere un superiore, un parigrado o un subalterno. Il mobber, attraverso azioni lecite e illecite quali offese, intimidazioni, calunnie, insulti, rimproveri ingiusti, ingiustificata rimozione da incarichi già affidati, dimissione forzate, umiliazioni pubbliche, crea alla vittima stres così forti da compromettere la salute fisica e psichica.
Quali sono i disturbi che il mobbizzato accusa?
Si parte dai quelli psicosomatici come cefalea e tachicardia, per poi passare a quelli emozionali quali ansia e depressione, fino a quelli comportamentali come dipendenza da farmaci e alcool, anoressia e bulimia.
Ci si può difendere?
Certo! Ci si deve difendere?
Come?
La prima cosa da fare è NON licenziarsi, anche se è la prima soluzione che si cerca. In realtà, licenziandosi, si annula ogni possibilità di potersi rivalere ai fini legali. Poi rivolgendosi ai tanti centri antimobbing presenti sul territorio, come il CAM-Foggia. Qui, un team composto da psicologi, psichiatri e avvocati collabora per offrire aiuto e studiare ogni singolo caso. Di solito, si chiede alla vittima di tenere un diario, per raccogliere ogni tipo di prova, come richiami scritti, e-mail, documentazione medica. Ma la cosa più importante è non tacere!
MPC