“Speriamo di diminuire le vibrazioni per la gara”
Per chi si attendeva un duello puro e duro per la pole position tra Dani Pedrosa e Jorge Lorenzo, sarà rimasto deluso. Ben cinque piloti si sono infatti sfidati fino al termine della sessione con Crutchlow, Spies e Stoner che non hanno voluto mancare all’appello di queste QP nipponiche.
Il primo affondo importante arriva dal pilota del team Monster Yamaha Tech3 Cal Crutchlow, che infrange il record di Stoner (1’45.267) per un centesimo di secondo. Risponde poco dopo Pedrosa che nonostante i primi tre parziali in ritardo, piazza il giro vincente prima per 5 millesimi e poi fermando il cronometro a 1’45.215.
Tutti spingono al massimo e non mancano gli errori, prima di Crutchlow, fuori pista controllato, e poi di Spies che cade sul finire di giro lanciato. L’ultima chance è per Jorge Lorenzo con bandiera a scacchi già sventolante: il pilota di Yamaha Factory è pazzesco con il tempo di 1’44.969.
Sarà così il leader del mondiale ad aprire la griglia dell’AirAsia Grand Prix of Japan, seguito da Pedrosa e Crutchlow. Buona quarta piazza per Ben Spies che precede invece Alvaro Bautista (San Carlo Honda Gresini) e Andrea Dovizioso (Monster Tech3).
Casey Stoner cede nel finale e deve accontentarsi della terza fila, accompagnato da Stefan Bradl (LCR Honda) e Valentino Rossi (Ducati Team). L’italiano con 1 secondo netto di ritardo dal poleman.
Capitolo CRT secondo copione: davanti le Power Electronics di Aleix Espargaró e Randy de Puniet, a inseguire la NGM Mobile Forward Racing di Colin Edwards (+0.6s).
“Purtroppo le fastidiose vibrazioni – ha sottolineato Pirro – non mi permettono di spingere come vorrei. Ho cercato di dare il massimo ma meglio di così non riesco. Confido nel lavoro della squadra, affinché riescano ad attenuare le vibrazioni per poter disputare una buona gara. La scivolata non ha riportato grosse conseguenze e guardiamo avanti con fiducia.”