Il sangiovannese appena fuori la Top Ten
Un’acceso duello tra i due spagnoli Marc Marquez (Repsol Honda) e Jorge Lorenzo (Movistar Yamaha) tiene col fiato sospeso tutti gli appassionati sino all’ultima curva al termine di una gara serrata che si è consumata nel suggestivo scenario del Mugello. Alla fine il campione del mondo in carica batte l’avversario, cui va ugualmente riconosciuto l’onore delle armi, e conquista la sua sesta vittoria stagionale e consecutiva: un grande slam che non sembra potersi arrestare.
Per effetto di quest’ennesima affermazione, Marc Maquez sale (sempre a punteggio pieno) a quota 150 punti in classifica, nella quale si registra un doppio sorpasso dei due piloti della Movistar Yamaha, quest’oggi entrambi sul podio: Valentino Rossi è ora secondo (97) per una sola lunghezza su Pedrosa (96); Jorge Lorenzo scavalca Dovizioso è si accomoda nella quarta piazza assoluta (65).
Ducati protagonista alla partenza con Andrea Iannone (Pramac Racing) che brucia tutti al semaforo e andrea Dovizioso (Ducati Team) che balza addirittura in 4ª posizione; tra i due ducatisti gli spagnoli Marc Marquez e Jorge Lorenzo. Il maiorchino sembra una furia, prende le misure della Desmosedici e si porta al comando; alla fine del primo giro ha giá allungato sul gruppo. Tutto il circuito ha un sussulto al secondo giro, quando Valentino Rossi (Movistar Yamaha), decimo sulla griglia, passa Dovizioso ed è 4º in un batter di ciglia. Cade Bradley Smith (Monster Yamaha Tech3) che saluta subito l’allegra compagnia.
Terza tornata e il Dottore, proprio sotto la sua curva Casanova-Savelli, infila Iannone arrivando a conquistare il 3º posto assoluto. Nello stesso giro, Cal Crutchlow (Ducati Team) perde il controllo della sua GP14 che va a centrare l’incolpevole Stefan Bradl (LCR Honda): un 1 giugno da dimenticare per il tedesco, giá a terra nel Warm-Up della mattina, che fortunatamente si rialza indenne dopo i due spettacolari e violenti highside.
Al sesto giro Dovizioso deve subire il ritorno della M1 di Pol Espargaró e della Rc 213v di Dani Pedrosa. Si ritirano anche Hector Barberá (Avintia Racing) e il romano Michel Fabrizio (IodaRacing Team), per l’occasione sostituito dell’infortunato Danilo Petrucci. Al nono giro Pedrosa inizia a inanellare giri veloci: passa il connazionale Espargaró e va a prendere anche Andrea Iannone al quarto posto. Nel frattempo, lì davanti, Marc Marquez (Repsol Honda) sembra studiare Jorge Lorenzo e inizia a farsi notare per innervosirlo, mentre Valentino Rossi si allontana dai due.
Il pesarese, che oggi festeggia la sua 300ª presenza nei Grand Prix in 19 stagioni di plurititolata carriera. A 7 giri dalla fine, l’episodio-clou della gara: in uscita dal rettilineo, Lorenzo mette per un attimo le sue ruote sull’erba ed è costretto a alzare il gas consentendo a Marquez di sovravanzarlo. Ma da qui parte inizia un altro spettacolo. Lorenzo mantiene alta la sua concentrazione provando in tutti i modi a restituire il favore al connazionale; entra dentro deciso in staccata ma è lungo alla San Donato. Pochi metri piú avanti peró, alla Luco-Poggio Secco, il maiorchino sferra l’affondo decisivo riprendendosi la leadership.
A 4 giri dalla fine i due continuano a scambiarsi la posizione tra i saliscendi del suggestivo e velocissimo circuito del Mugello. Marc si rimette davanti e chiude le porte all’aversario, ma Jorge compie un vero e proprio capolavoro al Correntaio, in totale accellerazione. Ultimo emozionante giro: il Campione del Mondo in carica passa ‘Por Fuera’ sul rettilineo e mantiene magistralmente la corda alla San Donato. Negli ultimi metri il talento di Cervera non commette errore e non lascia nulla al rivale della Yamaha. E’ la sua sesta vittoria consecutiva su sei gare del 2014.