Più di qualcosa non ha funzionato nonostante le precipitazioni fossero previste
Sono bastate soltanto 4 ore di nevicata, fitta, di certo non un’epica bufera, per far precipitare nel caos più assoluto l’intera città. Un risveglio tra mille difficoltà per residenti, pendolari, studenti, genitori e pazienti che avrebbero dovuto raggiungere le strutture ospedaliere da fuori città. Tra accessi extraurbani bloccati, strade cittadine impraticabili e l’incredibile decisione di non chiudere tempestivamente le scuole, almeno per quanto concerne la didattica in presenza. Davvero inspiegabile in epoca di DaD.
Resta quindi ben poco spazio ad analisi dei se e dei ma. Più di qualcosa non ha funzionato per prevenire un evento che le previsioni davano come alquanto probabile. Un piano neve, da dimostrare a questo punto che ve ne fosse davvero uno, che non ha funzionato, senza giri di parole. La neve è iniziata a cadere intorno alle 5:30 del mattino e già prima delle ore 8 la situazione della viabilità era compromessa. Le strade di accesso all’Ospedale coperte dalla neve, persino la strada di accesso al Pronto Soccorso. Nello stesso stato un po’ tutte le strade cittadine. Una coda chilometrica, traffico paralizzato e auto incolonnate per alcune ore sulla strada provinciale 45 bis Foggia- Manfredonia in direzione centro. Gli automobilisti raccontano di una situazione paradossale, con mezzi pesanti di traverso a bloccare la viabilità, strada abbondantemente innevata e i primi spala neve all’opera su quel tratto soltanto dalle 9:30 circa, ben 4 ore dopo l’inizio della precipitazione. Molti pazienti che dovevano recarsi presso l’Ospedale da fuori Città, hanno dovuto rinunciare alle prestazioni prenotate a causa del perdurare dell’impraticabilità della strada.
Infine la ciliegina sulla torta. Inspiegabile come in epoca di DaD (Didattica a distanza) oramai ampiamente rodata da mesi di lockdown totali e parziali, non si sia pensato di sospendere l’attività didattica in presenza in maniera da alleggerire le strade dal traffico. Voci interne a Palazzo San Francesco sembrerebbero ricondurre la decisione al Sindaco Crisetti in prima persona, nonostante da più parti interne alla stessa Amministrazione ci sarebbero state pressioni verso la sospensione dell’attività didattica culminate in accese discussioni.
Come prevedibile sui social si è abbattuta la vera bufera, di polemiche e non di neve. Di certo non tenere le parole usate dai cittadini nei confronti del governo cittadino.
Ci risulta persino qualche incomprensibile tentativo di difesa ad oltranza da parte di qualche menestrello di corte dell’ultimo momento, quantomeno miope se non in malafede, vista l’assurdità che la mattinata ci ha narrato. Nevica in montagna. Cosa dovrebbe esserci di strano? E invece…
… almeno le foto scattate prima delle 8.00 ci regalano paesaggi da cartolina