di Francesco Di Cosmo
Il Comune potrebbe azzerare l’ICI ai proprietari delle case che installano pannelli fotovoltaici, oltre a dimezzare gli oneri di urbanizzazione per la costruzione di nuovi edifici che ne prevedono l’installazione. Accrescere nei cittadini la consapevolezza della serietà del problema energetico e ambientale cui ci troviamo di fronte.
La questione energetica, con i connessi problemi legati all’approvvigionamento sicuro, all’equilibrio geopolitico, all’esaurimento delle risorse fossili e all’incremento delle emissioni di gas serra, è senz’altro caratterizzata da fattori di portata globale, sui quali si può però incidere e intervenire anche a livello individuale. Da un lato si possono infatti cambiare le proprie abitudini e prestare maggiore attenzione ad un utilizzo più razionale delle risorse energetiche, dall’altro si può investire in efficienza energetica entro le mura domestiche e soprattutto ricorrere alle fonti rinnovabili, non esauribili per definizione e soprattutto più pulite degli idrocarburi che, nonostante tutto, ancora oggi coprono l’80% del fabbisogno energetico mondiale. È in questo senso che si muove la formula incentivante che deve adottare l’Amministrazione comunale che, tra tutte le fonti rinnovabili, deve puntare a promuovere in particolare le tecnologie solari.
Bisogna cominciare a far passare il concetto che oggi è anacronistico costruire una casa o un qualsiasi edificio e non considerare l’orientamento adatto per poter utilizzare il tetto per la produzione di energia elettrica, è anacronistico avere una falda del tetto rivolta a sud e non sfruttarla per il solare termico o il fotovoltaico".