Pubblicata la prima raccolta di poesie di Angelica Santoro
Si chiama Angelica, ha vent’anni, da sempre scrive poesie per diletto e per passione.
E di poesie ne ha scritte davvero tante ma erano rimaste lì, su fogli sparpagliati in un cassetto, custode inconsapevole di sentimenti ed emozioni… finché un giorno, incoraggiata da una delle sue sorelle, ha deciso di raccoglierle in un libro e inviarle alla casa editrice Europa Edizioni, che l’ha ricontattata per pubblicare la silloge.
Le margherite sulla copertina e la scritta in corsivo “l’amo, non l’amo” preannunciano quasi il filo conduttore dell’intera raccolta: l’amore.
Un amore smarrito, perso/perduto, scomparso – definitelo come meglio credete – ma che, come tutti gli amori, ha lasciato qualcosa di indelebile, unico, struggente e appassionante allo stesso tempo, capace di influenzare pensieri, azioni, emozioni dal momento della sua (s)comparsa.
Perché l’amore, in fondo, è proprio questo: un attimo che cambia tutto per sempre, non importa come/quando/dove, il momento stesso che approda nelle nostre vite scompiglia completamente le carte, ci costringe a scelte che mai avremmo preso neanche in considerazione, ci fa fare i conti con quei lati di noi che non potremmo neanche sospettare di avere.
L’amore, forse, è lo specchio del nostro vero io. (dalla Prefazione di Pamela Michelis)
“Non ne avevo un altro” è uno scorcio su uno squarcio di cuore; è il modo con cui un’anima si àncora alla realtà, perché la scrittura vivifica, concretizza e non lascia che si disperda nel vuoto del tempo ciò che quel tempo ha reso unico.
Venticinque poesie da leggere tutte d’un fiato o da assaporare senza fretta con gli occhi e con il cuore, lasciandosi trasportare dalle emozioni di Angelica, che poi forse saranno di tutti noi… perché “D’altronde, cos’è l’amore, se non romantica incertezza universalmente compresa?”
Quello che ho di te
Quello che ho di te
sono poesie da strappare,
accordi stonati
di melodie suonate a quattro mani.
Un bacio fuggente
hai stampato su di me
Se avessi saputo
che non t’avrei visto più
avrei, con una corda sola,
annodato la paura,
l’avrei appesa a un cappio
e come una lancia
l’avrei buttata via.
Ma tu hai deciso per noi
e il cappio dell’amore perduto
incornicia il tuo viso.
Di novanta giorni d’amore racconterò,
dove io ho iniziato
tu hai finito.
Angelica Santoro
Angelica è nata a San Giovanni Rotondo il 19 Settembre 2000, ha frequentato il Liceo linguistico del suo paese per trasferirsi in Inghilterra all’età di sedici anni, esperienza che ritiene essere stata la più formativa e che consiglia a tutti i ragazzi della sua età. In Inghilterra scopre di essere uno spirito libero e inquieto, mosso dal vento e dalle circostanze della sua vita.
Ispirata dai romanzi di Alberto Moravia, decide di intraprendere la carriera universitaria in Lettere Moderne presso l’università “La Sapienza’’ di Roma, una città che per lei è rifugio d’amore.
Ama tantissimo viaggiare, leggere e la musica, infatti suona il pianoforte da quando ha sei anni.
È una ragazza sensibile e innamorata dell’arte, sempre in cerca di qualcosa da scoprire.
Ama raccontare il mondo attraverso i suoi occhi, motivo per cui spera, un giorno, di diventare giornalista.
Il libro edito per Europa Edizioni è in vendita sul sito dell’editore e sui siti Amazon, Mondadori, Ibs e negli stores; presto in uscita anche su altri siti/librerie.
Anche in versione eBook e Kindle.