Lavoro, stress, paura, smarrimento, rabbia, isolamento… anche gli Eroi hanno bisogno di aiuto
Il progetto “NON SEI SOLO – pronto supporto”, è il servizio di sostegno psicologico telefonico gratuito per i cittadini di San Giovanni Rotondo ideato per far fronte ai bisogni e alle esigenze legate all’emergenza sanitaria causata dal COVID-19. L’idea del progetto nasce all’interno di un gruppo multidisciplinare di psicologi e psicoterapeuti pronti a fare la loro parte per vincere questa battaglia, mettendo a disposizione tutta la professionalità e la passione per contenere il malessere e normalizzare le paure e le ansie legate al COVID-19 e per potenziare le proprie risorse psico-fisiche.
Oltre al supporto psicologico telefonico, il team di esperti offrirà attraverso il nostro portale delle letture per affrontare con un atteggiamento psicologico positivo ansie, paure e incertezze legate a questa condizione così particolare.
Quinto appuntamento a cura del dott. Antonio Pio Longo
Covid-19 e lo stress degli Eroi
La pandemia dovuta al nuovo Covid-19 ha preso di sorpresa la popolazione mondiale. È stato necessario e lo sarà in futuro imparare a conviverci, adattandosi a nuove regole e comportamenti da mettere in atto. Il rispetto delle regole ci ha portato ad una quarantena lunga quasi due mesi.
Mentre tutti eravamo chiusi in casa, a misurarci con una sensazione di impotenza, solitudine e preoccupazione in attesa che il virus diminuisse la sua virulenza, qualcuno ha continuato a lavorare e non si è mai fermato: sono i nostri Eroi. Diverse categorie hanno continuato a svolgere le loro mansioni sfidando il virus per mantenere la catena di servizi indispensabili a tutti durante la quarantena, mostrando dedizione, passione, coraggio e spirito di sacrificio. Sono i “servizi essenziali”: le industrie del farmaceutico, le forze dell’ordine e i vigili del fuoco, i lavoratori del settore dei trasporti e della filiera agroalimentare. Tra loro una categoria merita un’attenzione e un plauso particolare perché esposti direttamente al virus “in prima linea”: gli operatori sanitari e i volontari, i medici, gli infermieri, gli autisti di ambulanze, i soccorritori, gli operatori sociosanitari e socio assistenziali, tutti coloro che lavorano negli ospedali e nelle case di riposo.
Lo Stress in psicologia è definito come il rapporto esistente tra le risorse della persona e le richieste provenienti dal suo contesto di vita. Ci sono due tipi di stress, quello buono e quello cattivo. Un livello di stress adeguato, cioè un rapporto bilanciato tra risorse della persona e richieste del contesto (eu-stress), ci aiuta a preparare e affrontare le sfide quotidiane in modo appropriato, aumentando l’attenzione e la ricerca di soluzioni. Lo stress diventa pericoloso quando vi è uno sbilanciamento del rapporto tra le risorse dell’individuo e le richieste del contesto (di-stress).
Sia l’eu-stress che il di-stress creano un’attivazione biopsicologica ma se vi è una prolungata esposizione al di-stress, nascono disagi più profondi. Lo stress nel mondo del lavoro è definito Stress Lavoro Correlato (SLC): nasce quando le richieste dell’ambiente lavorativo superano le capacità dell’individuo di fronteggiarle. Consiste nella reazione psicologica in risposta alle mansioni, all’ambiente lavorativo e alla sua strutturazione. Questi aspetti sono stati amplificati durante la pandemia, soprattutto nel campo sanitario. I nostri Eroi si sono trovati di fronte ad un senso di inefficacia e impotenza profondo e duraturo nel tempo dovuto alla forte difficoltà di salvare la vita e curare il malato. A questo si aggiunge la modifica dei ritmi e dei carichi lavorativi (turni di lavoro, interazione tra colleghi nelle pause, affaticamento fisico). Un altro aspetto non secondario è quello delle paure: anche gli Eroi hanno paura. Come tutti noi hanno paura di contrarre il virus ma in più hanno paura di contagiare i propri cari al ritorno dalla “prima linea”, paura di essere discriminati in quanto probabili portatori del virus avendo a che fare tutto il tempo con probabili contagiati e questo spesso li porta ad autoisolarsi eccessivamente nel tempo libero.
La salute aziendale e quella individuale sono legate tra loro, si influenzano in modo reciproco. Il benessere lavorativo dell’individuo si riflette nel suo mondo, in famiglia, nella vita sociale e nelle relazioni. Un terzo della nostra giornata è vissuta sul posto di lavoro. Per questo c’è bisogno di pensare oggi a come aiutare i nostri Eroi prima che lo stress accumulato si trasformi in sindrome di burnout o in disturbi post traumatici da stress. Questo è possibile grazie al potenziamento delle competenze personali socio-emotive (Soft Skills) della persona o del Team. Per questo occorre che anche le aziende facciano la loro parte: allenare la gestione dello stress, il controllo emotivo, il problem solving, la comunicazione efficace e il pensiero laterale.
Dietro ogni crisi si nascondono immense opportunità, bisogna saperle vedere e coglierle al volo prima che sia troppo tardi perché anche gli Eroi si possono ammalare.
Se sei anche tu un Eroe, un manager, un responsabile delle risorse umane o un operatore sanitario di qualsiasi livello e ti rivedi nelle righe di questo articolo, ti consiglio di contattarci adesso, perché questo è il momento di reagire.
I professionisti del servizio “Non sei solo – Pronto Supporto” ti invitano
a contattare il numero 3891740707 o mandare una mail all’indirizzo: aiutopsicologicocovid19@gmail.com