Superare il Lockdown mentale con la creatività
Il progetto “NON SEI SOLO – pronto supporto”, è il servizio di sostegno psicologico telefonico gratuito per i cittadini di San Giovanni Rotondo ideato per far fronte ai bisogni e alle esigenze legate all’emergenza sanitaria causata dal COVID-19. L’idea del progetto nasce all’interno di un gruppo multidisciplinare di psicologi e psicoterapeuti pronti a fare la loro parte per vincere questa battaglia, mettendo a disposizione tutta la professionalità e la passione per contenere il malessere e normalizzare le paure e le ansie legate al COVID-19 e per potenziare le proprie risorse psico-fisiche.
Oltre al supporto psicologico telefonico, il team di esperti offrirà attraverso il nostro portale delle letture per affrontare con un atteggiamento psicologico positivo ansie, paure e incertezze legate a questa condizione così particolare e ad accompagnarci nella ripartenza.
Lockdown mentale: quanto la rigidità mentale ha influito con l’approccio al COVID-19 e come la creatività può aiutarci
Settimo appuntamento a cura della dott.ssa Adelaide Clara Capuano
Come diceva Einstein “la mente che si apre a una nuova idea non torna mai alla sua dimensione originale”. Con il termine popolare “essere chiusi mentalmente” ci si riferisce ad una persona che rifiuta idee diverse dalle proprie e che vuole rimanere nella comfort zone dei suoi schemi mentali; una persona rigida nelle sue idee e che non riesce e non vuole capire punti di vista diversi dal proprio. Una persona bloccata dunque, una persona che in questo periodo oltre a vivere un lockdown sociale e relazionale dovuto al COVID-19 sta vivendo anche un lockdown mentale rinchiuso nelle stanze della propria mente. Ma vi sono dei punti di congiunzione tra questi due tipi di blocchi che stiamo vivendo?
In psicologia piuttosto che
di chiusura mentale si parla di Rigidità mentale per indicare la mancanza di
flessibilità e di apertura a nuove e diverse prospettive. Intesa, dunque, come
una resistenza del paziente di fronte al cambiamento e questa definizione è
strettamente interconnessa al quotidiano. Molti quando è stato annunciato il
lockdown a causa dell’emergenza coronavirus si sono ostinati a non cambiare il
proprio stile di vita seppure in una situazione delicata come questa, chiusi
nelle proprie idee e nelle proprie abitudini. Ma a cosa ha portato tutto ciò?
Rimanendo nelle nostre stanze mentali fatte di routine che ci siamo ostinati a
non voler modificare forse non abbiamo colto il positivo, il cambiamento che
questa nuova condizione di vita ci avrebbe potuto offrire. Ognuno ha quindi
risposto mentalmente e di conseguenza con i comportamenti al lockdown dovuto al
COVID-19 ma ciò non implica che la risposta sia stata positiva o corretta. Sono
stati molti gli scenari fatti di impulsività, impulsività che spesso non aiuta
ad avere abilità di coping e di problem solving ottimali. L’impulsività è la
più rapida delle risposte che ci fa stare comodi nella nostra zona dunque, ma che non ci permette
di avere una risposta esaustiva ed ottimale
alla situazione che stiamo vivendo. Una situazione di stallo, che non ci permette di evolvere e di modificarci. Occorre dunque far leva sulla propria creatività mentale per affrontare al meglio questa situazione che siamo stati chiamati a vivere. Creatività che ci aiuta ad essere maggiormente adattivi alla vita migliorando le capacità di risoluzione di problemi e di far fronte agli stessi.
Riflessione nata dopo aver letto un bellissimo articolo su www.lamenteemeravigliosa.it
I professionisti del servizio “Non sei solo – Pronto Supporto” ti invitano
a contattare il numero 3891740707 o mandare una mail all’indirizzo: aiutopsicologicocovid19@gmail.com