Già a settembre un’interpellanza del M5S sulle sorti della biblioteca civica
La portavoce del MoVimento 5 Stelle di San Giovanni Rotondo, Nunzia Palladino, ha diffuso una nota stampa con la quale richiama l’attenzione su una interpellanza in merito alla chiusura della Biblioteca comunale “Michele Lecce” di San Giovanni Rotondo, presentata il 3 settembre del 2020.
Nel corso del Consiglio Comunale l’assessore alla cultura Antonio Cafaro ha cercato di rispondere ai diversi quesiti posti. Nelle varie richieste si chiedeva quali fossero le iniziative che si intendevano adottare per porre fine allo stato di degrado e abbandono in cui versa il fabbricato e anche di capire come l’amministrazione comunale intendesse mantenere in attività la biblioteca dopo il pensionamento di tutti i dipendenti.
Come spesso accade le risposte alle interpellanze sono sempre vaghe e più che dare risposte concrete ai cittadini si prova a far passare tutto attraverso la burocrazia e la mancanza di fondi, come fosse un cliché di questa maggioranza. Anche nel caso dell’interpellanza sul futuro della Biblioteca comunale “Michele Lecce” le risposte dell’assessore Antonio Cafaro sono rientrate in questo copione. Nella risposta, si legge, “voi tutti amministratori conoscete la distinzione tra politica di sviluppo e costi di gestione della biblioteca”, cioè, traducendo, l’assessore alla cultura ha dichiarato che per rimettere a posto e far funzionare la biblioteca ci vogliono i soldi, prima delle idee. Noi abbiamo sempre pensato esattamente al contrario e cioè che servono le idee, i progetti e la capacità di intercettare i finanziamenti per rendere nuovamente funzionante la Biblioteca comunale, e non solo. In merito al pensionamento dell’ultimo impiegato che operava in biblioteca l’assessore ha risposto che “l’amministrazione ha provveduto, per scongiurare la chiusura, ad attivare un servizio temporaneo di 10 ore settimanali e l’emissione di un bando per affidare ad un bibliotecario qualificato il servizio per 15 ore settimanali, il tutto per un anno , in attesa di colmare la carenza di personale”.
In questa parte della risposta in realtà si è andati oltre il cliché, visto che in questi giorni si è appresa l’intenzione dell’amministrazione di esternalizzare il servizio. Altro che bando per affidare ad un bibliotecario qualificato il servizio!! Scopriamo, in questi giorni, che la realtà è completamente differente da quanto chiaramente espresso in consiglio comunale. Ci sarà stato un ripensamento, visto che il sindaco ha invece dichiarato, nei giorni scorsi, che non ci sarà nessun bando, per il momento, ma che si sta procedendo in modo completamente differente. In merito al progetto Community Library, l’assessore ha detto che farà buon uso dei soldi che arriveranno dal finanziamento, quindi prima i soldi e poi le idee.
Invitiamo l’amministrazione ad una maggiore chiarezza, prima di tutto nelle sedi istituzionali dove, a quanto pare non si danno risposte reali e fattive ma si fanno chiacchiere da salotto, e soprattutto di accordare le posizioni dell’assessore alla cultura con quelle del sindaco e far capire ai cittadini quale sarà il futuro della biblioteca, se ci sarà.
da Nunzia Palladino
Portavoce del M5S