Durante la cena con l’autore si parlerà di storia meridionale con Raffaele Vescera
Appuntamento mercoledì 9 novembre, ore 21.00, presso Opus Wine per gli affezionati del ciclo “Librando”, le cene con l’autore dei Laboratori Urbani Artefacendo in collaborazione con l’enoteca di Traversa Castellana 12, a San Giovanni Rotondo.
Ospite del quarto appuntamento, lo scrittore e giornalista foggiano Raffele Vescera.
Se la grande letteratura siciliana, ci tramanda storie di gattopardi e viceré che hanno accettato il cambiamento al fine di conservare i privilegi nobiliari, la vicenda dei baroni Lombardo di San Chirico, protagonisti del romanzo di Vescera, appartiene all’aristocrazia illuminata napoletana che si è battuta contro il feudalesimo e per la trasformazione costituzionale della monarchia. Nobili che hanno messo in gioco la propria esistenza, rinunciando alle prerogative di ceto e pagando con l’esilio e la confisca del patrimonio, a volte con la stessa vita, l’aspirazione per il nuovo patto sociale che i tempi imponevano.
I baroni Lombardo di San Chirico, liberali per tre generazioni, vivono tutte le vicende rivoluzionarie del Regno di Napoli, dal 1799, al 1820, al 1848, fino all’Unità d’Italia. Unificazione che delude il loro iniziale entusiasmo poiché, anziché favorirne l’inclusione, il nuovo Stato Italiano tratta l’ex Regno delle Due Sicilie al pari di una colonia, emarginando i liberali e associando al potere i conservatori trasformisti.
«Don Felice è un uomo di passaggio, fra una direzione della Storia e un’altra; fra un passato che sarà poi vilipeso, denigrato e un futuro che si presenta grande, promettente e che deluderà in modo feroce; delude, in modo feroce, ancora oggi. Don Felice è una sintesi della tragedia dell’Unità malfatta del nostro Paese» – scrive Pino Aprile che firma la prefazione del libro.
Raffaele Vescera, esordisce nel 1992 con il romanzo Inganni, ovvero le memorie ritrovate del barone Nicola Scassa di Lucera, carbonaro, poi brigante, che vede la riedizione nel 2007 per conto dell’editore Claudio Grenzi. È del 1993 la pubblicazione a uso scolastico del romanzo breve Cacciabriganti, tratto dalle memorie autentiche del cacciatore di briganti di San Severo, Tommaso La Cecilia, un autentico bounty killer, pagato dai proprietari terrieri, ausiliario dei reparti militari piemontesi. Nel 2002, per conto di Stampa alternativa, cura l’editing de La luna aggira il mondo e voi dormite, autobiografia del cantautore Matteo Salvatore. Nel 2003, vede la luce, per i tipi della milanese Asefi, il suo romanzo La mala vita di Nicola Morra, ispirato alle memorie di un celebre bandito pugliese. Nel 2006, lo scrittore lucano Raffaele Nigro gli dedica un capitolo della sua antologia della letteratura brigantesca Fucilateli sul campo, edita da Rizzoli. Nel 2013, partecipa con il racconto Naufraghi all’antologia di narratori dauni I Fuggiaschi, edita dalla Stilo di Bari.
Info e adesioni al 3397832060 oppure al 366940991