Giovanni Canistro eletto nuovo presidente sezionale
Lo scorso 17 marzo si sono svolte le elezioni per il rinnovo del direttivo della Sezione Comunale Federcaccia di San Giovanni Rotondo. Dopo due anni di commissariamento, si è finalmente giunti ad una volenterosa presa di posizione da parte di un nutrito gruppo di cacciatori, che grazie al loro impegno hanno riportato in auge la prima associazione del nostro paese. Le elezioni hanno visto la partecipazione dell’80% degli iscritti, percentuale mai raggiunta nelle precedenti votazioni, a dimostrazione che qualcosa sta cambiando in meglio, poiché i cacciatori sono ormai stanchi dei continui attacchi mediatici e delle strumentalizzazioni montate ad arte per screditare questa antica categoria. Infatti un maggiore senso di aggregazione e responsabilità ha pervaso molti associati, convinti che molto si possa fare soprattutto in funzione dell’ambiente che ci circonda. I risultati delle votazioni hanno sancito l’elezione i seguenti soci: CANISTRO GIOVANNI ( Presidente), CAMARDELLA DONATO( Vice Presidente), CAMARDELLA DONATO PIO (Vice Presidente), MIGLIONICO MATTEO (Tesoriere), NAPOLITANO ANTONIO (Segretario), SABATELLI PIO (Segretario), MIGLIONICO GIUSEPPE, D’ISITA VITO (Consigliere); revisori dei conti: STEDUTO GIOVANNI, DE BONIS MATTEO, DI BIASE PAOLINO; probiviri: MARCHESANI LUCIANO, CANISTRO ANTONIO.
“Con questa nuova ventata di cambiamento”, ha dichiarato il Presidente Giovanni Canistro, “si spera di cancellare quella brutta immagine con cui da sempre i cacciatori sono stati bollati, quando in realtà siamo fra i pochi in grado di riconoscere ogni piccolo mutamento dell’ ambiente, sia in senso positivo ma soprattutto in senso negativo. Viviamo in un territorio, il Gargano, dove interessi economici lo stanno riducendo ad una grulla e arida distesa, con il conseguente impoverimento della flora e della fauna non certo imputabile ai cacciatori, visto che ormai la maggior parte di noi si dedica più ad una caccia di qualità che di quantità. Inoltre partiremo con numerose iniziative dedite alla pulizia e tutela dei territori dove si pratica l’attività venatoria e non solo, cercheremo di curare un servizio di monitoraggio per quello che riguarda eventuali malattie degli alberi coma la terribile ‘processionaria’, o degli animali come la tubercolosi nei cinghiali e la rabbia nelle volpi. Continueremo a mantenere aperto il nostro circolo che funge da centro di aggregazione per molti anziani del nostro paese cacciatori e non. “Inoltre – aggiunge Canistro – ci aspettiamo una buona risposta, in termini di collaborazione come già avvenuto in precedenti occasioni, anche da parte di quelle categorie lavorative legate direttamente ed indirettamente alla situazione Parco del Gargano, ove una condizione stantia e mai decollata da più di vent’anni, non ha prodotto nessuna ricaduta economica sul territorio e sulla gente, solo promesse rinnovatesi nel tempo con l’avvicendarsi dei presidenti dell’Ente. I cacciatori si sono già fatti portavoce di disagi e problematiche dove i vincoli di un Parco troppo ‘antropizzato’ hanno bloccato molte iniziative e progetti. Pertanto – conclude il Presidente – ci muoveremo a 360° consapevoli delle nostre potenzialità in termini di organizzazione, uomini e consulenze, ma sono anche convinto che queste mie dichiarazioni faranno storcere il naso a coloro che io chiamo pseudo ambientalisti in giacca e cravatta, ma che al contempo faranno riflettere tutti coloro a cui il nostro territorio, le nostre origini, le nostre tradizioni, ma soprattutto la nostra autonomia sta veramente a cuore a prescindere dalla categoria di appartenenza e con un traguardo comune, poiché è un paradosso che la gestione delle risorse sia affidata al Parco e alla Regione, mentre se si tratta di pulizia ricadente nell’area protetta il tutto sia devoluto al Comune”.