Saranno sufficienti gli avvicendamenti a dare concretezza e soprattutto efficienza al governo della città?
Azzeramento completo della giunta comunale. E’ stata questa la condizione, unica e senza margine di discussione che tutti i consiglieri di maggioranza, per bocca dei rispettivi capogruppi consiliari, hanno esposto al sindaco Salvatore Mangiacotti per poter continuare a tenere in piedi un’amministrazione cittadina che a poco più di due anni dal suo insediamento ha già avuto una crisi, che ha portato ad avvicendamenti in giunta, e difficoltà più o meno evidenti (ricordate anche nel corso del consiglio) nei rapporti interpersonali tra gli assessori e tra i rispettivi partiti.
Condizione, quella dell’azzeramento, posta al sindaco Mangiacotti prima che si affrontassero, sabato scorso, gli argomenti all’ordine del giorno del consiglio comunale convocato con carattere d’urgenza; argomenti tutti di notevole importanza e rilevanza sociale ed economica per la città: l’approvazione dello schema di convenzione per la realizzazione di una piscina coperta e centro di benessere, l’approvazione della seconda parte del piano sociale di zona, l’integrazione e la modifica dell’elenco annuale delle opere pubbliche, la variazione al bilancio di previsione 2007 e l’approvazione del progetto integrato di riqualificazione delle periferie.
Una richiesta di azzeramento che non è altro che l’epilogo della vicenda nata nello scorso mese di febbraio quando, si ricorderà, Matteo Cappucci, assessore al bilancio nonché vicesindaco, fu sfiduciato dai componenti dello SDI in seno al consiglio comunale, Antonio Fania e Giuseppe Pio Lalla, per la linea di condotta assunta dal vicesindaco nell’espletamento dell’incarico assessorile, ritenuta – a parere dei due consiglieri – incoerente ed in contrasto con gli indirizzi politico-amministrativi concordati.
Per oltre tre mesi, il braccio di ferro tra i due consiglieri dello SDI, nel frattempo autosospesisi dal partito, e resto della maggioranza non ha portato ad alcun accordo né conciliazione sulla fiducia a Matteo Cappucci in seno alla giunta comunale. L’irremovibilità di Fania e Lalla, che nel frattempo hanno trovato ulteriore forza nel sostegno del consigliere Massimo Chiumento anch’egli autosospesosi dallo SDI, ha stravolto probabilmente i «giochi» e le aspettative della maggioranza che pensava di poter in ogni caso contare sui voti di Lalla, Fania e Chiumento considerata l’ importanza per la città degli argomenti in discussione in consiglio comunale. Un carico di responsabilità, quello pensato dalla maggioranza, da far ricadere sui tre consiglieri sospesisi dallo SDI quasi voler dire «dipende da voi, in questo caso dal vostro voto, il blocco o lo sviluppo della città». Un messaggio affatto gradito da Fania, Lalla e Chiumento che nel corso di un incontro con tutti i consiglieri di maggioranza hanno convenuto sulla necessità di proporre al sindaco una nuova azione politica, con nuovi rappresentanti in giunta, per il prosieguo dell’attività amministrativa.
Azione che il sindaco ha confermato di intraprendere fin da domani per poter giungere in tempi rapidissimi alla nuova squadra di governo cittadino. L’aspettativa a questo punto dei cittadini è che se rinnovo dovrà esserci, che non si tratti solo ed esclusivamente di sostituire Matteo Cappucci; ne verrebbe fuori, se così fosse, una avvilente e macchinosa iniziativa che di politico e sviluppo avrebbe ben poco.
g.p.