Tra sabato e domenica scatta il cambio di orario
Ci risiamo… torna l’ora legale e nella notte tra sabato 26 e domenica 27 marzo si dovranno spostare le lancette avanti di un’ora.
Negli ultimi anni si era parlato di una possibile abolizione del cambio di orario. La Comunità Europea ha lasciato ad ogni singolo Stato la possibilità di valutare e decidere, ma per il momento non si è ancora trovata una linea comune e il progetto europeo, concepito nel 2018, di porre fine al doppio regime orario è in stand by.
Non sarà facile trovare una linea comune, infatti tra i Paesi del Nord e del Sud dell’Europa le ore di luce giornaliere cambiano sensibilmente a seconda della latitudine. L’Italia – insieme ad altri paesi del bacino Mediterraneo – non è mai stata favorevole all’orario unico, proprio perché, data la posizione del nostro Paese, il vantaggio derivante dal cambio dell’ora impatta sia dal punto di vista economico che ambientale.
Lo conferma un’analisi di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, che ha evidenziato che “spostando in avanti le lancette di un’ora, si ritarda l’uso della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento e nei 7 mesi in cui sarà in vigore l’ora legale, che comincerà domenica 27 marzo, l’Italia risparmierà oltre 190 milioni di euro e avrà un minor consumo di energia elettrica pari a circa 420 milioni di kilowattora, che equivalgono al fabbisogno medio annuo di circa 150 mila famiglie” e ha stimato “un importante beneficio ambientale, quantificabile nella riduzione di circa 200 mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica in atmosfera”.
L’ora legale scatta alle 2 di domenica 27 marzo e resterà in vigore fino alle 3 di domenica 30 ottobre 2022, quando le lancette andranno spostate indietro di un’ora.