12 Agosto 1923 – Il sindaco Morcaldi riceve la lettera con la quale Padre Pio esprime il desiderio che le sue ossa vengano composte in “in un cantuccio di questa terra”
La storia di San Giovanni Rotondo passa attraverso il 12 Agosto 1923, una giornata memorabile in cui Padre Pio consegna nelle mani del Suo caro e amico Sindaco Francesco Morcaldi una commovente lettera testamento, nella quale, l’umile frate stigmatizzato preoccupato dalle tante sommosse in sua difesa, implorò per il “generoso” popolo sangiovannese “pace e prosperità”, esprimendo il desiderio che le sue ossa fossero composte “in un cantuccio di questa terra”.
Morcaldi incontrò Padre Pio nel Convento e, nel leggere la lettera, con occhi commossi disse: «Padre, non è possibile pensare di averti morto in questo paese, noi ti difenderemo per averti vivo»
Una lettera intrisa di amore vivo verso la Chiesa e il popolo Sangiovannese, è un valore inestimabile da trasmettere alle future generazioni perchè rappresenta il cordone ombelicale che unisce P.Pio e la comunità di San Giovanni Rotondo. Una copia della lettera è stata esposta anche nel Museo delle Cere di “Padre Pio”, abitazione che fu del Cav. Morcaldi, per consentire ai numerosi visitatori di prenderne visione.
Morcaldi nella lettera trova tutti i motivi per difendere Padre Pio dalle calunnie dei nemici – a partire dal clero locale corrotto e corruttore con in testa l’indegno Vescovo Gagliardi di Manfredonia – che hanno fatto versare tante lacrime al frate. Il Sindaco dedicò tutto se stesso, spesso mettendo a rischio la propria vita, non solo per impedire l’allontanamento di Padre Pio dal Suo Convento e dal Suo amato popolo sangiovannese ma, anche e sopratutto per ottenere la riabilitazione alle funzioni del Suo Ministero Sacerdotale. Una missione, questa del Morcaldi, impregnata di amore, fede e giustizia
Padre Pio affidò a Morcaldi una lettera dai forti contenuti in quanto, per lui nutriva una stima e un affetto veramente particolari infatti, a sua insaputa, in una lettera indirizzata ad Antonietta Vona, Sua figlia spirituale, chiede di interessare l’incaricato del Ministero dell’Interno al fine di farlo rieleggere Sindaco di San Giovanni Rotondo nel 1927. Nella lettera il frate scrisse «degnissima persona di ogni riguardo, e tanto bene ha fatto a questo comune, ed in questo è l’unico, senza tema di smentita» e conclude «vedete, figliuola, mai vi ho chiesto un favore con tanta insistenza».
Il Sindaco della città di San Pio, dott. Mangiacotti ha detto: «la comunità che rappresento sta riscoprendo tutti quei valori e quegli uomini che sono stati vicini al frate di Pietrelcina e che, come il mio predecessore Morcaldi, vanno valorizzati per il loro enorme lavoro di fede e di riconciliazione cristiana. Morcaldi ha un grande merito, quello di aver impedito il trasferimento del nostro caro Padre Pio da San Giovanni Rotondo, seppe dare concretezza e spessore all’idea evangelica di giustizia,, che non è qualcosa di astratto, non è mettere tutti sullo stesso piano ma, è stare dalla parte dei più deboli, degli oppressi, dei sofferenti, un risultato che ha trasformato questo paese in una città internazionale meta di milioni di pellegrini. .A breve sarà presentato un libro sulla biografia del Morcaldi e finalmente realizzeremo un suo vecchio sogno : in questo Municipio sarà collocata una lastra con su incisa la lettera testamento del 12 agosto 1923».
In un recente convegno dal titolo “Morcaldi, un Sindaco tra due Santi: Padre Pio e Don Orione”, trasmesso su Tele Radio Padre Pio, è stato tracciato l’operato del Morcaldi. Il Presidente Stallone lo ha accostato a Giorgio La Pira, un altro grande Sindaco cattolico, mentre l’Arcivescovo D’Ambrosio ha detto «… anch’io ho avuto la possibilità di conoscerlo, è stata una figura provvidenziale, sono stato vicino a lui negli ultimi anni della sua vita, sono stato il suo confessore, la mia presenza qui è dovere di gratitudine per questo uomo che nella “tormenta” ha saputo amare, difendere e obbedire Padre Pio»
Stefano De Bonis