La visita pastorale minuto per minuto
Ore 9.00 – Il Santo Padre dopo la visita a Pietrelcina e’ decollato a bordo dell’ elicottero alla volta di San Giovanni Rotondo.
Ore 9.30 – Francesco ha sorvolato a bordo dell’elicottero Casa Sollievo della Sofferenza. Poco dopo e’ atterrato sul prato del campo sportivo di San Giovanni Rotondo accolto dalle autorita’ civili e militari.
A bordo della papamobile, assieme a Mons. Castoro, inizia il suo percorso per le vie della citta’ tra due ali di gente in festa.
Ore 9.45 – Francesco arriva sul pronao dell’ospedale salutando e benedicendo i dipendenti e i pazienti della Casa
Ore 9.50 – Il Papa si reca al Poliambulatorio per la visita ai degenti del reparto di Pediatria Oncologica.
Ore 10.50 – Francesco si reca nel santuario di S.Maria delle Grazie per il saluto alla comunita’ dei frati minori cappuccini.
Davanti l’ altare sosta dinanzi alle spoglie di S.Pio che domani saranno traslate nella nuova Chiesa a lui dedicata.
Ore 11.30 – Papa Bergoglio giunge sul sagrato della Nuova Chiesa, affollato da migliaia di pellegrini giunti da tutta Italia e dall’estero.
Ore 11.40 – Inizia la celebrazione eucaristica
Ore 11.50 -Francesco inizia la sua omelia: “San Pio ci ha lasciato in eredita’ la sua preghiera. Gesu’nel vangelo ci mostra come si prega. Non dice ho bisogno di questo o di quello ma dice ‘ti rendo lode’. E’ il contatto personale, lo stare a tu per tu con il Signore. E allora nel dialogo libero e religioso la preghiera si carica di tutta la vita e la porta davanti a Dio. La preghiera e’ un gesto di amore, un’opera di misericordia spirituale indispensabile”.
Poi un passaggio sulla Casa Sollievo: “Il mistero di Gesu’ come vediamo nell’ostia e’ mistero di amore umile e si coglie solo facendosi piccoli. Qui in uno speciale Santuario vi si trovano tanti piccoli da lui prediletti. San Pio lo chiamo’ tempio di preghiera e di scienza dove tutti siamo chiamati ad essere riserve di amore per gli altri. E’ la Casa Sollievo della Sofferenza. Nell’ammalato si trova Gesu’ e nella cura amorevole di chi si china sulle ferite del prossimo c’e’ la via per incontrarlo”.
Infine un passaggio sulla figura di S.Pio: “Padre Pio ha combattuto il male per tutta la vita e ha combattuto sapientemente, con umilta’, con obbedienza e con la croce, offrendo il dolore per amore. Tutti ne sono ammirati ma pochi fanno lo stesso. Quanti lo imitano? Molti sono disposti a mettere un mi piace sulla pagina dei grandi santi, ma chi fa come loro? La vita cristiana non e’ un ‘mi piace’ ma un ‘mi dono’. La vita profuma quando è offerta in dono. E’ insipida quando e’ tenuta per se’. Padre Pio e’ stato un apostolo del confessionale, ha offerto la vita e innumerevoli sofferenza per far incontrare il Signore ai fratelli. I gruppi di preghiera, la Casa Sollievo della Sofferenza e i suoi ammalati, il confessionale: tre segni visibili che ci ricordano tre eredita’ preziose come la preghiera, la piccolezza e la sapienza di vita. Chiediamo la grazia di coltivarle ogni giorno”.
Ore 12.30 – Monsignor Castoro, visibilmente commosso, saluta Sua Santità: “Lei ci sta facendo vivere una nuova stagione ecclesiale, una primavera dello spirito. La sua presenza ci conferma nella fede, ci sprona nella carità, ravviva in noi la speranza di un futuro migliore. Grazie Papa Francesco, le vogliamo un gran bene!”.
Ore 13.10 – Papa Francesco sale a bordo della papamobile alla volta del campo sportivo per riprendere l’elicottero che lo riporterà in Vaticano.