La settimana prossima al via il progetto di restauro
Grotta Paglicci di Rignano Garganico vicina all’apertura. Ieri mattina, finalmente, dopo innumerevoli solleciti, presso la sede dell’Ente Parco è stata apposta l’ultima firma sul contratto per la conclusione del progetto di restauro e completamento delle opere di fruizione del polo preistorico di Rignano Garganico. Opere realizzate dal Parco Nazionale del Gargano nel progetto di valorizzazione delle risorse archeologiche, museali e storiche auspicate da tanti studiosi ed attese soprattutto dai cittadini di Rignano.
Da contratto i lavori dovranno iniziare lunedì 2 luglio prossimo e terminare entro e non oltre il prossimo 31 agosto.
“Siamo, finalmente, giunti all’apertura del polo tecnologico e multifunzionale del Centro Visite (allocato nell’ex Scuola Materna), della capiente e strategica Sala Convegni (allocata presso l’ex Chiesa del Purgatorio) e dell’attrezzato e fornito Museo che conterrà, in maniera catalogata in apposite teche, tutti i più importanti reperti archeologici rinvenuti a Grotta Paglicci – dichiara il Presidente, Stefano Pecorella -. Un traguardo per il quale ci siamo spesi non poco, per evitare che la Regione chiedesse indietro le somme stanziate quasi dieci anni fa e non ancora messe a frutto. Devo prendere atto di una notevole sensibilità di tutta l’amministrazione di Rignano che sia con il precedente sindaco, Gisolfi, che con l’attuale, Di Carlo, mi hanno affiancato nella gestione della vicenda consentendo la chiusura del progetto. Adesso – conclude – spero che l’asfissiante burocrazia, che incombe sugli affidamenti delle opere pubbliche, e la poca lungimiranza di amministratori che hanno pensato solo a finanziare la costruzione degli immobili e non anche, dopo, la gestione degli stessi, oltre che dei beni preziosi che saranno contenuti, non siano la causa di altri ritardi e inutili perdite di tempo. Bisogna impegnarsi perché finalmente si possa far conoscere ai cittadini di Rignano, alla nostra provincia ed alla nostra regione ed oltre, la nostra storia attraverso le importanti testimonianze passate e presenti che in quelle strutture saranno raccolte e raccontate”.