Votata anche la surroga del consigliere Salvatore Gaggiano. Al suo posto Claudio Russo.
Assise comunale come al solito vivace quella andata in scena ieri sera per la discussione monotematica sul PAI. Prima del dibattito c’è stata la surroga del consigliere comunale Gaggiano, sospeso temporaneamente dal Prefetto di Foggia in attesa della sentenza della Cassazione sul procedimento a suo carico; al suo posto Claudio Russo, primo dei non eletti nelle fila del PdL. Provvedimento adottato all’unanimità dei presenti. “Ringrazio tutti e auspico che il consigliere Gaggiano possa presto tornare ad occupare legittimamente questo posto”, ha dichiarato emozionato il neo consigliere.
Dopo la raffica di auguri da parte di tutti i consiglieri, la parola passa al sindaco Luigi Pompilio: “La vicenda Gaggiano mi lascia con l’amaro in bocca, mi spiace perché è una persona che lavora seriamente e spero per lui che tutto si possa risolvere positivamente in modo da tornare al più presto in mezzo a noi. Ringrazio comunque Claudio Russo, che ci è sempre stato vicino in maniera leale, mettendosi a completa disposizione del nostro progetto. Da lui arriva l’invito a mettere da parte le polemiche e pensare finalmente alle cose utili per la città”.
Si passa successivamente al tema caldo della giornata: PAI e fogna bianca.
Il maltempo delle ultime ore ha riportato alla ribalta l’annosa questione degli allagamenti a valle. Claudio Mischitelli, assessore ai Lavori Pubblici sottolinea come questo sia il vero grande problema che attanaglia la città: “Appena insediati ci siamo fatti carico del problema constatando a malincuore che i quattro milioni destinati al progetto non erano più utilizzabili perché si andava a sforare il patto di stabilità. Dopo l’incontro con la Regione ci è stata inviata una nota da parte dell’ingegner Cicchetti che ci comunicava che il progetto non poteva essere preso in esame. Successivamente con l’ufficio tutela del territorio regionale siamo arrivati a concordare delle modifiche per quella che ci sembra la soluzione definitiva”. Modifiche illustrate dall’ingegner Di Lullo in base alle indicazione dell’autorità di bacino: le modifiche constano nel creare una bretella ai lati dell’abitato e un canale di raccolta per il deflusso delle acque bianche. Al momento è impossibile secondo Di Lullo effettuare una stima dei costi essendo l’iter ancora alla fase progettuale iniziale.
Inizia il dibattito con Santoro (PD) che chiede delucidazioni sul come l’amministrazione intende trovare i finanziamenti per la realizzazione del progetto. Mauro Cappucci risponde come il problema in esame non abbia colore politico ma riguarda indistintamente tutta la città, puntando il dito contro gli enti sovra-comunali colpevoli a suo dire di non prendere di petto la situazione.
“L’unico sistema per risolvere in breve tempo questa problematica è far fronte ad un mutuo per finanziare almeno una parte dei lavori”, dichiara Fania (UDC). Sul tema interviene l’assessore al bilancio Latiano: “Il problema non è attingere ad un mutuo. Il problema sorge sulla normativa del patto di stabilità in quanto l’accensione di un mutuo non rientra nei parametri, il che avrebbe conseguenze disastrose per il nostro bilancio”.
“Ho delle grosse perplessità sul tipo di intervento prospettato dall’amministrazione. Dove andranno a finire le acque una volta tolto il tappo al centro abitato?”, si chiede il consigliere dipietrino Bertani.
“Mi è difficile trovare il bandolo della matassa”, esordisce il piddino Mangiacotti nel suo intervento. “Negli anni la speculazione edilizia ha causato questa situazione disastrosa; basti vedere la situazione a ridosso di viale della Gioventù ossia la zona artigianale che funge da conca delle acque reflue. L’amministrazione doveva essere lesta nell’affrontare nell’immediato il problema visto l’approssimarsi della stagione invernale. Cerchiamo di prevenire eventuali altri disastri. In questi giorni abbiamo incontrato diversi professionisti della città che hanno approntato un progetto dai costi meno esosi ma ugualmente efficace”.
L’opposizione tartassa la giunta chiedendo delucidazioni su vari aspetti del progetto: a turno Santoro, Bertani, Miglionico e Fania hanno espresso i loro suggerimenti e le loro perplessità sull’aspetto economico e tecnico.
Il sindaco Pompilio prende la parola: “Nel momento in cui c’è stato il diniego sull’utilizzo dei finanziamenti ho fatto alcune riflessioni. L’autorità di bacino è occupato da persone che hanno idee piuttosto strane e singolari sul tema della tutela del territorio. I loro suggerimenti sono stati alquanto bizzarri in quanto ci hanno chiesto di squarciare in qualche modo la montagna, una cosa ai limiti dell’impossibile. Abbiamo avuto conforto dall’esempio delle tante realtà italiane soprattutto del nord. Siamo tornati all’idea di una condotta interrata che è la meno invasiva, che da possibilità immediata di intervento. Noi siamo stati completamente ignorati dal sistema di ripartizione dei fondi regionali ma abbiamo urgente bisogno di un sistema di intervento adeguato al nostro prestigio. Ad oggi abbiamo gli atti per dimostrare di aver seguito passo dopo passo le direttive della Regione per ricevere i primi fondi indispensabili all’inizio delle opere. Troveremo la modalità più percorribile e meno compromissoria per gli equilibri di bilancio per mettere in atto questo progetto. Vogliamo comunque che le decisioni vengano condivise da tutto il consiglio perché ripeto non è un problema della sola maggioranza ma dell’intera assise e dell’intera città”.
Francesco Bertani analizza in maniera capillare la situazione consigliando alcuni importanti rimedi da adottare per tamponare la situazione nell’immediato. Analisi gradita alla maggioranza che per voce del Presidente del Consiglio si è riservata di tenere conto dei suggerimenti del consigliere IdV.
“A livello comunale potremmo avere delle entrate una tantum superiori al milione di euro – dichiara l’assessore al Bilancio Latiano – per la realizzazione del primo lotto di fogna bianca. Insieme valuteremo le nuove normative regionali sul patto di stabilità che ci permetta di richiedere dei finanziamenti. Il problema non è l’indebitamento del Comune ma il rientro nei parametri di spesa permessi dal patto di stabilità”.
Dopo la discussione il consiglio è stato temporaneamente sospeso per una riunione dei capigruppo con lo scopo di redigere il deliberato finale.
Tornati in aula si passa alla votazione che conta 13 favorevoli, la maggioranza e più Miglionico e Crisetti e 4 astenuti, Mangiacotti, Santoro, Bertani e Fania.
L’attesa è ora tutta per il prossimo consiglio comunale. All’ordine del giorno un altro tema caldo: il piano di gestione dei rifiuti urbani. Appuntamento a venerdì 14 ottobre alle ore 16.