“Il Governo non può continuare a ignorarci. Qui è in gioco il nostro futuro”
Il Governo deve rispettare la vocazione turistica del Gargano e la sua scelta di investire in questo settore economico, unico tra i più importantid’Italia. Il netto diniego ad ogni forma di sviluppo alternativo a quello turistico, rappresenta una violazione della sovranità popolare rappresentata nella forma della sua autodeterminazione , ed in un momento difficile per tutti come questo si ha bisogno di serenità e speranza. Per questo tutte le vie, in primo luogo quelle istituzionali e poi quelle della civile protesta del popolo nella piazza sono più che legittime e devono essere tutte percorse. Le Tremiti possono oggi rappresentare per tutti l’esempio di emancipazione da scelte di investimenti incomprensibili ed incompatibili con la bellezza del nostro mare, delle nostre coste e di tutte le bellezze naturalistiche” . E’ il primo commento all’urgente convocazione della Comunitàdel Presidente del Parco Nazionale del Gargano, Avv. Stefano Pecorella, in programma martedì 4 settembre ed avente come unico punto all’Odg è il Decreto del Ministero dell’Ambiente e del Ministero dei Beni Culturali di autorizzazione alle prospezioni geosismiche per la ricerca di idrocarburi n.D 494 B.R.-.EL. nei pressi dell’Area Marina Protetta delle Isole Tremiti.
“Assieme al Presidente della Comunità del Parco, il sindaco Ersilia Nobile , abbiamo preso contatti con la Regione Puglia con l’ufficio di Presidenza e con il Presidente Onofrio Introna ed abbiamo unanimemente deciso, pur in presenza di un concomitante impegno del consiglio Regionale, al quale invieremo le determinazioni della riunione di martedì, di svolgere la comunitàdel Parco, il massimo organo istituzionale del territorio dell’area protetta, per rafforzare la linea istituzionale di contrarietà alla ricerca petrolifera nei pressi delle Tremiti. – spiega Pecorella – Ho sempre sostenuto che la battaglia contro gli interessi delle multinazionali non sarebbe finita tanto facilmente e questa di oggi ne è la più palese dimostrazione. Pur essendo consapevoli del rispetto della normativa, quanto all’iter burocratico seguito dai Ministeri, siamo assolutamente decisi ad affermare che il nostro territorio non può più essere gestito da uomini freddi ed incauti che rispettano norme fredde ed incomprensibili, ma da uomini che dimostrano con le loro azioni, non con le dichiarazioni di intenti, di essere superiori agli interessi di bottega o di partito e che mettono la loro passione e sacrificio nel combattere per la prospettiva di un futuro stabile per l’occupazione dei nostri giovani e la salute delle future generazioni”.