Capone: “Per rilanciare il turismo si deve fare squadra”
San Giovanni Rotondo è una destinazione turistica?
Questa è la domanda provocatoria dell’assessore regionale al turismo Loredana Capone che accompagnata dal capogruppo PD regionale Paolo Campo, ha spiazzato la platea sangiovannese, riunita nell’incontro organizzato dal PD locale dove si è discusso di piano strategico del turismo.
Diversi gli interventi che hanno evidenziato le diverse sfumature di pensieri che gli operatori turistici hanno della città del santo. Chi rivendica l’assenza di un aeroporto, chi propone un centro congressi e chi propone di valorizzare il territorio, i percorsi naturalistici, le piccole chiese.
L’Assessorato al Turismo non dà soluzioni ed evita i classici sermoni politici, ma tenta di stimolare un dialogo tra gli operatori.
Il turismo é cresciuto in Puglia anche fuori dalla stagione estiva – conferma Loreadana Capone – anche se un dato positivo è che nel 2017 la regione sia stata in vetta alla classifica italiana del turismo balneare.
La strategia di puntare sull’accoglienza e su una promozione più specializzata per allungare la stagione è stata realizzata con successo in Puglia ma la città del santo è in continuo affanno.
C’è ancora molto da fare, soprattutto per offrire strutture sempre aperte – aggiunge l’Assessore – ma è fondamentale un cambio di tendenza.
Oltre alla promozione destinata ai turisti e al miglioramento dell’informazione, c’è un forte bisogno di realizzare progetti di animazione del territorio, per rendere più intrigante la città del santo anche fuori stagione, con eventi e attività di qualità.
“Idee, progetti e sogni che rappresentano una buona base per la costruzione di un vero e proprio prodotto turistico, la nuova sfida su cui lavorare insieme – ha sottolineato ancora l’assessore Capone – quindi tanto lavoro, con un grande gioco di squadra e produttivo per il turismo garganico”.
Spesso non conosciamo noi stessi la ricchezza del nostro territorio e abbiamo bisogno di essere coinvolti di più, anche per accogliere al meglio i turisti che arrivano sul Gargano. L’incontro di ieri è servito ad affermare che abbiamo bisogno di abitare le storie che ci circondano, solo così l’esperienza del turista coinciderà con quella del cittadino.
BD