De Donato: “C’è una situazione tragica dal punto di vista della regolamentazione del flusso turistico, che è l’esatto contrario di ciò che vuole dire la politica dell’accoglienza”
Si è concluso questa sera il consiglio comunale che ha visto la discussione incentrarsi sul futuro sviluppo del piano urbanistico della città. Presenti anche gli architetti provenienti dal politecnico di Milano incaricati di presentare uno studio dettagliato sul futuro piano urbanistico.
“Stiamo conoscendo le conseguenze di un paese che non ha saputo utilizzare umilmente le proprie risorse – ha detto De Donato – e che è vittima di uno stravolgimento di pianificazione selvaggio. L’operazione effettuata negli anni scorsi ha determinato uno stravolgimento non indifferente. Ora bisogna far capire ai cittadini quali sono i limiti dal punto di vista economico, ambientale e della viabilità di una situazione che ha portato solo distruzione negli ultimi venticinque anni.”
Un grido d’allarme sulle condizioni difficili che hanno generato una situazione attuale disastrosa. “Qui – ha continuato il professore – c’è una situazione tragica dal punto di vista della regolamentazione del flusso turistico, che è l’esatto contrario di ciò che vuole dire la politica dell’accoglienza. A San Giovanni Rotondo si tratta di rifondare sul piano culturale e civile cercando di far percepire quanto più opportuno sarebbe cambiare certi orientamenti. Sul lavoro che ci sarà da fare e sui documenti non faremo sconti o compromessi.”
Una città troppo tempo abbandonata a se stessa, come dichiarato anche dal consigliere di maggioranza Giuseppe Longo, che ora dovrà fare i conti con le conseguenze del disinteresse di molti e di aver approfittato eccessivamente in questi ultimi anni di situazioni troppo facili e comode senza tener conto del bene della città.