L’impiego della Nanotecnologia nello studio di reazioni tossicologiche
La nanotecnologia è un’innovazione che spazia dalla capacità di riprodurre oggetti come diamanti e alimenti alla creazione di nanorobot auto-replicanti. In particolar modo, ricercatori provenienti dalla University of Rochester hanno affrontato uno studio riguardante le questioni di tossicità associate alle nanoparticelle in vitro e in vivo. Si rilevò che gli effetti delle proprietà delle nanoparticelle sul sistema immunitario determinassero reazioni tali da stimolare il sistema immunitario e produrre effetti collaterali indesiderati sulle nanoparticelle stesse.
Lo studio InLiveTox è stato incentrato sull’impatto dell’esposizione alle nanoparticelle su intestino, sistema cardiovascolare e fegato. Il progetto ha sviluppato un nuovo sistema funzionale, il cui uso modulava la risposta di tessuti selezionati all’ingestione di nanoparticelle. L’esposizione mediante ingestione è particolarmente importante a causa dell’inclusione delle nanoparticelle in alimenti, imballaggi alimentari e medicine somministrate per via orale. I risultati ottenuti dal sistema in vitro sono stati convalidati da uno studio in vivo su biocinetica e tossicità delle nanoparticelle mediante ingestione nei ratti, i cui tessuti erano utilizzati per studiare le reazioni tossicologiche. Questi dati sono stati poi confrontati con altri studi biocinetici effettuati usando particelle simili, ma trattando altre vie di esposizione (ad es. le vie aeree). Il confronto dei dati è stato ottenuto in vivo sull’esposizione mediante iniezione e ingestione con dati ottenuti da saggi standard. Si notò che vi erano differenze nette nella pertinenza fisiologica dei differenti approcci.
I risultati del progetto hanno superato in molti modi le aspettative, fornendo una tecnologia eccitante e innovativa che ha il potenziale di sviluppare e migliorare l’approccio delle nanotecnologie sulle malattie umane.
Federico Fabrizio