La precisazione dell’ex sindaco Antonio Squarcella
Constato che il sig. Pompilio Luigi, sindaco p.t. di San Giovanni Rotondo, nella sua veemenza di dire “Adesso Basta” – anche se ritengo che altri e con più motivate ragioni dovrebbero farlo – e per giustificare le critiche mosse, tra l’altro, alla sua decisione di acquistare in tempi di gravi ristrettezze economiche una nuova “auto blu” a spese del Comune, ha ritenuto opportuno di dover rimarcare che l’acquisto dell’autovettura è stato determinato da motivi di sicurezza in quanto la vecchia auto di rappresentanza comunale era inaffidabile anche perché “aveva subito qualche incidente in passato….)”.
Naturalmente, il sig. Pompilio, nello stesso commento fatto pervenire ad alcuni mezzi di informazione, da un lato, non ha mancato di ricordarci le sue qualità – e quelle dei componenti della sua compagine – di attento e morigerato amministratore delle risorse pubbliche, e, dall’altro lato, dando una rispolverata alla sua proverbiale grinta ultimamente per la verità un pò dismessa, ha ritenuto di dover far sapere che, chi osa criticarlo, “farnetica”, che le critiche sono fatte da “personaggi che si illudono di poter aver un ruolo nelle dinamiche politiche locali”, e che gli appunti rivolti alla sua amministrazione sono, in realtà, “maliziose polemiche da parte di avversari politici”.
Non può certamente sfuggire il carattere paradossale e finanche patetico delle suddette affermazioni del sig. Pompilio se si considera il momento storico ed il contesto politico in cui queste vengono fatte, mentre assolutamente fuori luogo appare la prosopopea e l’arroganza con cui egli cerca di trattare i suoi “detrattori” politici dopo che sono bastati pochissimi mesi per dimostrare tutta la sua inadeguatezza a ricoprire la leadership politico-amministrativa della nostra città.
Tuttavia, non è questo il punto della questione che interessa, anche perché la migliore risposta alla sua inopportuna protervia consegue dal crudo confronto che egli quotidianamente sostiene con l’importante ufficio pubblico che ricopre (“se vuoi capire l’uomo dagli l’ufficio”); non interessa dare in questo momento risposte politiche al sig. Pompilio, giacché sono sufficienti le risposte che il tempo galantuomo sa dare (come quella sulla sua spudoratezza di ricorrere all’invocazione dell’aiuto dell’on. Angelo Cera dopo che lo ha ripetutamente e pubblicamente attaccato dipingendolo come un pericoloso soggetto animato dal proposito di ingerire nelle vicende di una città che non era la sua).
Non è invece assolutamente tollerabile che il sig. Pompilio possa impunemente affermare pubblicamente, da un lato, la sua morigeratezza e, dall’altro lato, ricordare maliziosamente (…) quegli incidenti che hanno riguardato l’autovettura comunale e che sarebbero alla base, a suo dire, della sua decisione di sostituirla. È evidente, infatti, che il sig. Pompilio si riferisce al “famoso” incidente stradale che ha coinvolto il sottoscritto e l’allora consigliere comunale Antonio Placentino in Rimini nell’aprile del 2002, come, è altrettanto evidente, la sua malizia allorché, contro ogni norma di buonsenso, vorrebbe far dipendere l’inaffidabilità dell’auto di rappresentanza da un incidente avvenuto oltre dieci anni prima, unitamente all’espediente di far seguire a questa demenziale affermazione i punti di sospensione.
Allora, è opportuno che si sappia – e che lo sappia a questo punto anche l’Autorità Giudiziaria – alla faccia della sbandierata morigeratezza di Pompilio che, per la famosa trasferta dell’incidente stradale inopinatamente ricordato dal sig. Pompilio e per la quale il sottoscritto unitamente al sig. Placentino Antonio ha dovuto subire diversi gradi di giudizio con l’accusa infondata di peculato per aver partecipato al Gran Premio automobilistico di Imola del 2002 (dalla quale sono stati definitivamente assolti perché il fatto non sussiste), sono stati spesi complessivamente € 240,00 (dicesi euro duecentoquaranta/00); mentre il sig. Pompilio e l’assessore Mischitelli Claudio per partecipare effettivamente al Gran Premio motociclistico di Barberino del Mugello del 2011 hanno speso, per lo stesso periodo di tempo, ben € 853,00 (dicesi euro ottocentocinquantatrè/00), come si può direttamente constatare dalla documentazione allegata.
Così, avremmo, da un canto, il sottoscritto, il quale per aver speso € 70,00 e che senza averlo mai fatto ha dovuto sopportare un calvario giudiziario a seguito dell’infondata accusa di aver partecipato ad un Gran Premio motoristico e, dall’altro canto, il “morigerato” sig. Pompilio che ha speso incomparabilmente di più per partecipare – lui sì- ad un Gran Premio motoristico che, secondo l’ A.G. inquirente e secondo i giudici di tre gradi diversi di giudizio, costituisce il presupposto del reato di peculato) che si permette anche di alludere e ironizzare.
Ma siccome, qui nessuno è fesso, è chiaro che il comportamento del sig. Pompilio sarà sottoposto evidentemente non solo al vaglio dell’opinione pubblica che mi ha indotto a questa precisazione, ma anche a quello di diversi Soggetti ai quali saranno richieste le ragioni del caso.
San Giovanni Rotondo, il 3 ottobre 2012
Avv. Antonio Squarcella