“Manca il numero legale: è crisi a Palazzo di Città”
Ad un anno dall’insediamento del Sindaco Cascavilla, i mal di pancia presenti in seno alla sua maggioranza, sono esplosi oggi in Consiglio Comunale con virulenza a causa dell’assenza di tre consiglieri comunali: Mimmo Longo, Mauro Cappucci e Gaetano Cusenza.
L’opposizione in modo compatto, ha ritenuto opportuno non far proseguire la farsa di questo consiglio comunale, in modo da far emergere le ignote e reali motivazioni che hanno evidenziato con forza, una crisi latente fin dall’ insediamento di questa variegata compagine amministrativa.
Vogliamo stigmatizzare l’approssimazione dell’Amministrazione Cascavilla, nella gestione della cosa pubblica, oseremo dire da autentici “dilettanti allo sbaraglio” .
Di seguito citiamo ad esempio solo alcuni importanti atti amministrativi che a parer nostro ben evidenziano questo modus operandi.
Ammodernamento della pubblica illuminazione.
Gara ultimata con la sottoscrizione di regolare contratto con la ditta aggiudicatrice ed oggetto di interrogazione di Question Time. In tale seduta è emerso una linea di forte intimidazione verso i consiglieri comunali, causata da un anomalo comportamento del Dirigente alle Finanze. Difatti, venendo meno, a nostro avviso agli obblighi della sua funzione, ha omesso di inserire nel redigente Bilancio di Previsione 2017 i corretti importi del servizio regolarmente appaltato. Tutto ciò ha dato modo al Sindaco, all’Assessore al ramo e a qualche consigliere di maggioranza, di intimorire l’assise con dichiarazioni sulla necessità di dover intervenire con una variazione di bilancio ad hoc. In tali dichiarazioni, veniva evidenziato la pesante responsabilità che i consiglieri comunali erano chiamati ad assumersi per sanare la voce di bilancio non in linea con i costi dell’appalto affidato.
A nulla sono servite le innumerevoli sollecitazioni da parte della ditta aggiudicataria che, avendo dichiarato la cessione del credito con un istituto bancario, ha chiesto i danni del mancato avvio del servizio. Se non si risolve con urgenza questa annosa questione, vi è il rischio concreto di un danno erariale al nostro Ente, con grave pregiudizio di tutti i contribuenti.
Spostamento della Fontana e riqualificazione dell’area occupata dalla stessa (Corso Umberto I)
Tale atto, deliberato in giunta nel dicembre 2015, contemplava lo spostamento della fontana e la sua sostituzione con una quercia a ricordo del “Centenario dell’arrivo di Padre Pio nella nostra città”, con la sua ricollocazione nella piazza antistante la sede dell’Ufficio del Giudice di Pace.
I lavori sono iniziati, con l’approssimazione tipica di questa maggioranza, solo il 19 giugno scorso. Infatti, dimostrando che la crisi oggi sfociata pubblicamente era già esistente e non dava modo di avere i numeri in giunta per approvare una nuova delibera che contemplasse: la variante progettuale pubblicizzata nel rendering espositivo e le dovute autorizzazioni della Soprintendenza dei beni culturali, come segnalato dai consiglieri di opposizione e prontamente riportata nella comunicazione che la stessa Soprintendenza ha fatto pervenire al comune, poichè Corso Umberto I, rientra in zona centro storico (zona A). Purtroppo, l’omaggio che la Città ha deciso di tributare alla figura del nostro Santo in occasione del Centenario, è seriamente compromessa da questa compagine politica che non riesce a fare sintesi, neanche sulle questioni importanti che dovrebbero caratterizzare la nostra devozione a Padre Pio.
Cavallo Stallone
La Regione Puglia ha richiesto la restituzione di parte dei finanziamenti concessi al nostro Comune per l’Attivazione del Centro Disabili del comparto N (cavallo stallone), in quanto, non sono state avviate le procedure relative all’acquisto degli arredi e del pulmino trasporto disabili entro i termini stabiliti dal disciplinare della Regione Puglia. Al danno la beffa. Oltre a restituire i circa 80.000 mila euro, adesso si dovrà, con i nostri soldi, far fronte all’incapacità di questi presunti professionisti di finanziamenti pubblici che governano Palazzo di Città.
Dulcis in fundo:
La Festa Patronale
Un autentico disastro per spesa eccessiva (mai visto in passato), cattiva gestione della raccolta dei fondi tramite questua e mancanza della totale trasparenza sull’intero iter di attuazione della delibera di giunta dell’08/06/2017 ( sono in corso accertamenti delle autorità competenti).
Ricordate: il palo dentro la statua di Padre Pio legata con fili di acciaio alle nuvole di Fazzini; le fantastiche luminarie in competizione con l’inclinazione della più famosa torre di Pisa oltre all’ingiustificato ritardo nell’installazione delle stesse; il costo eccessivo per l’esibizione di un Dj anche se famoso; gli esilaranti fuochi di artificio più corti nella storia dei festeggiamenti del nostro Santo Patrono.
A conclusione, delle strabilianti e fantasiose dichiarate politiche “Smart” che avrebbero dovuto cambiare le sorti della nostra Città, ad oggi non solo non vi è alcuna Smart traccia, ma dobbiamo registrare la totale assenza di una qualsiasi attività amministrativa indirizzata alla risoluzione dei problemi della nostra comunità.
Il Sindaco Cascavilla, già soccombente oggi, sarà definitivamente travolto dai suoi stessi consiglieri di maggioranza, se non decide un cambio di passo importante nella gestione della cosa pubblica.
I consiglieri di minoranza:
Partito Democratico: (Matteo Masciale)
Democratici Per La Città: (Salvatore Ricciardi)
Amo San Giovanni Rotondo: (Luigi Pompilio)
M5S: (Salvatore Biancofiore)
Lista Maruzzi:(Leonardo Maruzzi, Michele Pennelli)