Promemoria per Giovanni Merla, il Segretario-Commissario-Responsabile Unico UDC
Vorremmo cominciare con il
parere del compianto presidente della Corte Costituzionale Ettore Gallo che
parlava di «favola» della seconda repubblica: «Ebbene, quali radicali
mutamenti sarebbero mai intervenuti nel nostro sistema costituzionale per
giustificare l’avvento della seconda Repubblica? Nulla! Assolutamente nulla! La
Repubblica è sempre e soltanto quella instaurata dalla Costituzione del 1948.
Ancor oggi il potere legislativo è formato dalle due Camere, l’Esecutivo è
nominato dal Capo dello Stato ma deve ottenere la fiducia delle Camere, c’è un
Presidente della Repubblica, al di sopra delle parti, garante politico della
Costituzione, che presiede ma non governa, c’è sempre una Corte Costituzionale
garante giurisdizionale della Costituzione e della legittimità costituzionale
delle leggi. L’assetto sostanziale della Repubblica è, dunque, sempre lo
stesso: dov’è allora questa seconda Repubblica?»
La
seconda Repubblica, quindi, non esiste! Questo significa che non esiste neanche
la prima e, dunque, non ha alcun senso parlare di «primissima» repubblica.
Quale
è, poi, il collegamento tra prima repubblica e il credere a ciò che si dice?
Boh! Forse il compianto Ettore Gallo non conosceva bene la questione…
Non
ci sembra, inoltre, che Cera sia un personaggio nuovo della politica. Anche lui
faceva parte della «cosiddetta» prima repubblica (dalla DC al Partito Popolare
ai Popolari a Forza Italia, UDC… sempre le stesse questioni!).
Su
statoquotidiano.it è apparso qualche giorno fa un articolo nel quale Cera: «a chi lo accusa di essere un solo cane
a guardia di tre pecore, rilancia senza ironia di essere un “cane di razza con
un gregge ben nutrito”. Ben altra cosa, insomma, a confronto della sequela di
“cani bastardi che pullulano ovunque e che girano intorno confluendo in altre
formazioni”».
Questo è un linguaggio da
prima o seconda repubblica? Si addice a un «onorevole»?
Veniamo
a un’altra affermazione: «L’ex Consigliere Pazienza, non è stato mai eletto
in nessuna lista dell’UDC». Giusto! E allora perché lo avete accettato
nell’UDC? Forse perché vi serviva qualcuno che supportasse la richiesta del
subcommissario Giovanni Merla per la nomina del revisore dei conti? Il
subcommissario (non era segretario e il commissario del partito era l’on.
Cera…) non ha disdegnato le firme di nessun altro componente dell’opposizione
quando serviva la nomina del revisore dei conti! Adesso quelle stesse persone
sono definite “accozzaglia” “minestrone” “personaggi riciclati”… Cosa è
cambiato? Quando serviva il revisore dei conti Merla era d’accordo con un
progetto alternativo alla sinistra … oggi no! Ha cambiato idea Merla o qualcuno
gli ha detto di cambiare idea? L’UDC ha preso le distanze dal suo consigliere
Pazienza quando ha firmato la mozione di sfiducia nei confronti del presidente
del Consiglio Comunale e ha affidato il
messaggio al portale sangiovannirotondonet: «L’Unione
di Centro, per essere ancora più chiari, invita gli amici che non condividono
più l’esperienza amministrativa del Sindaco Dr. Gennaro Giuliani, di essere coerenti
attraverso la raccolta delle firme necessarie per lo scioglimento del consiglio
comunale».
Meno
male che Giovanni Pazienza è entrato nell’UDC (fino a qualche giorno fa è stato
tesserato UDC e nessuno ha rifiutato il tesseramento!) altrimenti l’UDC sarebbe
stata fuori dal consiglio comunale perché il seggio conquistato dall’UDC era
andato a Di Iorio, candidato imposto dall’ on. Cera all’interno delle liste UDC
pur conoscendo il suo essere di estrema destra!
Per
quale motivo a San Giovanni Rotondo non c’è un segretario UDC ma c’è sempre un
commissario o un sub-commissario? Quando la sezione «pensa autonomamente» la si
commissaria!
Dopo
la caduta dell’amministrazione comunale l’on. Cera è venuto nella sezione e,
mentre faceva gli auguri per il nuovo anno, ha annunciato che «dovevamo
proporre anche a San Giovanni Rotondo il Polo per la Nazione». Non essendo auto
sufficienti per vincere avremmo dovuto scegliere il partiti e i movimenti con i
quali dialogare. In un incontro successivo la base, cioè il direttivo allargato
ad amici e simpatizzanti, ha scelto di dare seguito a un progetto nato sui
banchi dell’opposizione allorquando ci si è trovati d’accordo su diverse
questioni (PUG, PAI…)
L’annuncio
del Polo per la Nazione è stato rimandato alle calende greche, perché?
Si
è sollevato un problema «politico» nei confronti della lista Agire insieme,
quale?
Ci
si è negati al telefono quando gli altri amici della nascente coalizione hanno
cercato di passare dalle «belle dichiarazioni» di amore per San Giovanni
Rotondo ai fatti: allargamento della coalizione, programma e …candidato
sindaco.
Si
è detto che l’unico partito degno era l’UDC e quindi il sindaco doveva uscire
dall’UDC… perché? Gli altri servono solo per portare voti all’UDC?
Evidentemente
l’UDC (il suo capo, l’on. Cera) voleva solo menare il can per l’aia, perdere tempo
e, intanto, lavorare a un progetto insieme ad altre liste centriste e al
segretario provinciale PD Campo. Ma perché devono venire da San Marco in Lamis
e da Manfredonia a decidere le sorti di San Giovanni Rotondo? Noi non siamo in
grado? Siamo un paese a responsabilità limitata?
Altra
novità: anche a San Giovanni ci sarà la lista Popolari per le libertà, la lista
sammarchese dell’on. Cera. I candidati saranno sammarchesi? E il sindaco UDC,
sarà sangiovannese o… ?
Nel
penultimo incontro del direttivo qualcuno ha detto: il partito ragiona così, se
non vi sta bene … andate via!
Veniamo
agli elettori!
Una
persona si è avvicinata e ha detto: «sono grata a voi come cittadina di San Giovanni
Rotondo perché avete contribuito a fare chiarezza con questa scissione»
Altri
amici ci dicono: finalmente!
Tutti
quelli fuoriusciti dall’UDC negli anni addietro (ogni competizione elettorale,
da quando impera Cera, ha visto una scissione!) ci dicono: ve l’avevamo detto,
noi siamo usciti prima di voi… Lì esiste il pensiero unico e, chi non si
adegua, deve andare fuori!
Qualcuno
ci ha detto: finalmente, l’on. Cera ha sfasciato coalizioni a San Giovanni
Rotondo da quindici anni!
P.S.:
Il “segretario”-“commissario”-“responsabile unico” dell’UDC di San Giovanni Rotondo,
Giovanni Merla, dovrebbe iniziare a pensare seriamente alla sua città anziché
riferire ciò che pensano gli altri!
UNIONE DI CAPITANATA
di San Giovanni Rotondo