L’ex sindaco contrattacca in merito alla questione del “palo” pubblicitario
La questione sollevata dal nostro portale qualche giorno fa riguardante il palo pubblicitario posto nel bel mezzo di un parcheggio (leggi l’articolo) ha scatenato un vespaio di polemiche sui social network.
Tra i tanti commenti c’è chi ha tirato in ballo l’ex sindaco Luigi Pompilio, oggi consigliere comunale di opposizione. Secondo alcuni il progetto sarebbe nato sotto la sua gestione amministrativa. Non è tardata ad arrivare la risposta del diretto interessato: “Da mesi sono oggetto di gratuite violenze verbali su Facebook da parte di persone che parlano per nome e per conto dell’Amministrazione Comunale, senza averne alcun titolo. Tali soggetti, nonostante non siano né stati eletti né tantomeno in possesso di alcuna delega, non solo postano frasi offensive nei miei confronti ma riempiono il web anche di bugie su mie presunte responsabilità circa disservizi arrecati ai nostri cittadini per opere mai realizzate”, ha tuonato l’ex primo cittadino.
“Da un paio di giorni si discute di un palo posizionato al centro del parcheggio situato a C.so Roma.
A questo proposito mi è stato riferito che da qualche ora gira su Facebook un post nel quale si accusa la mia amministrazione di aver indetto una gara che avrebbe poi portato al posizionamento del suddetto palo. Tutto falso! – sbotta l’attuale capogruppo di Amo San Giovanni -. Questo clima da tifoseria di stadio, con la presenza di alcuni hooligans locali che si sentono toccati in prima persona ogni qualvolta si tocca l’attuale amministrazione comunale, serve solo a fomentare rabbia ingiustificata. I fans, per quanto accaniti, non sono amministratori e non hanno titoli per poter intervenire come se lo fossero. Smettiamola con questo accanimento contro la mia persona. Se tale violenza – ribadisce Pompilio – dovesse continuare, sarò costretto a difendere la mia onorabilità e quella della mia Amministrazione nelle sedi opportune”.
Oltre a questa querelle il direttivo di “Amo San Giovanni” ha voluto fare il punto della situazione politico-amministrativa a ormai otto mesi dall’insediamento della nuova squadra di governo: “La bufala della città Smart a otto mesi dall’insediamento del carrozzone politico che l’ha proposta, non ha prodotto ancora nulla. Da quanto emerge dall’analisi di questi mesi di amministrazione, sembrerebbe esserci una scarsa sensibilità alle tematiche “Smart” per la nostra città piuttosto che una loro promozione. Ci si aspettava – continua la nota stampa – una politica che facesse del “Palazzo di Città” il primo esempio di Smart Cities da realizzare in città, per rendere più trasparente e più facile l’accesso ai servizi per i nostri cittadini. Al contrario, con rammarico dobbiamo registrare che il riordino degli uffici a Palazzo di Città e la realizzazione di nuove vetrate, che speriamo non servano ad isolare ulteriormente la politica dal cittadino, è diventato un incubo per l’utente che cerca indicazioni su come districarsi per raggiungere l’ufficio giusto a cui chiedere le informazioni. Sembra che siano state messe in atto strategie mirate al depistaggio del cittadino piuttosto che all’aiuto. La chiusura prima e la riapertura con l’imboscamento al pubblico poi, del servizio di segreteria (ancora oggi non vi è alcuna indicazione che ne indica l’ubicazione), unito allo spostamento di molti impiegati con il loro inserimento fisico promiscuo in altri servizi, hanno creato un ginepraio che disorienta i consiglieri comunali, figuriamoci i nostri cittadini. Vogliamo ricordare infine, che, in prossimità delle elezioni per la BCC prima e delle politiche nazionali poi, riteniamo presumibile che le logiche di capitalizzazione del consenso elettorale all’interno della maggioranza di governo, possano portare ad un ulteriore freno delle politiche che interessano la città per non urtare le diverse sensibilità. Questo fa supporre un futuro ancora meno roseo della già non brillante attività amministrativa della nostra città. Rendiamo accessibili i servizi del comune ai cittadini! Apriamo e non chiudiamo il Palazzo di Città! , conclude il direttivo di ‘Amo San Giovanni’.