Attesi 30mila fedeli al giorno
di Piero Russo
La “Città dell’accoglienza” si prepara a rendere fede al suo appellativo. La riesumazione di Padre Pio, infatti, sarà seguita dall’esposizione delle sue spoglie mortali, a partire dal 24 aprile, e San Giovanni Rotondo sta preparando l’ennesimo evento della sua storia, che ruota sempre intorno al Frate delle Stimmate. San Giovanni è già stata teatro della visita di Papa Giovanni Paolo, di Madre Teresa di Calcutta, delle esequie, della beatificazione e della canonizzazione di Padre Pio, dell’inaugurazione della nuova chiesa, progettata da Renzo Piano.
I resti di Padre Pio, però, saranno esposti nel santuario di Santa Maria delle Grazie, il luogo dove il frate visse, ricevette le stimmate e morì nel 1968 e richiamerà fedeli da tutto il mondo: un impegno straordinario per forze di polizia, frati cappuccini, personale medico ed albergatori, che dovranno assicurare la funzionalità della mobilità, l’afflusso di persone e veicoli , l’assistenza sanitaria sul campo , la informazione ai fedeli , nonché il raggiungimento senza intralci dell’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza, che si trova di fronte al santuario.
Per questi motivi, un mese fa è stata chiesta alla presidenza del Consiglio dei Ministri dal commissario straordinario di San Giovanni, Michele Di Bari, la dichiarazione di “Grande Evento di durata prolungata”, visto che le spoglie di Padre Pio saranno visitabili per almeno sei mesi. “Nel primo periodo dell’esposizione dei resti di San Pio – ha detto Giuseppe Mumolo, comandante della polizia municipale – si potrà verificare un afflusso caotico di fedeli. Presumiamo una media di presenze giornaliere pari a 15mila persone, con punte più elevate, fino a 30mila nei giorni festivi e prefestivi. Il 24 aprile dovrebbe vedersi la partecipazione di un numero di fedeli pari a quello dei partecipanti alle esequie di Padre Pio, cioè 70mila. L’esposizione inizierà alle 7 e terminerà alle 19, e saranno quindi certi gli ‘accampamenti’ dei fedeli all’esterno del santuario nelle ore notturne per non perdere la priorità nella posizione di fila. Due gli ingressi alla cripta, che ospiterà contemporaneamente 300 persone ogni mezz’ora.
I cappuccini stanno istituendo un numero verde per le prenotazioni, e i centralini del convento sono intasati da giorni. Sono pronti all’evento, ovviamente, anche gli albergatori aderenti alla Confcommercio di San Giovanni Rotondo, che si sono riuniti per accordarsi sull’uniformità del comportamento da tenere: i posti letto complessivi sono circa 6.200 e le prenotazioni stanno facendo già registrare il sold out, ma gli operatori turistici giurano che non approfitteranno dell’evento, visto che le tariffe resteranno invariate ed uniformi. I due grandi parcheggi pubblici sono pronti ad ospitare circa 450 autobus e 2.600 auto contemporaneamente. Verrà migliorata la segnaletica stradale, per renderla facilmente comprensibile ed in grado di guidare senza troppe incertezza veicoli e pedoni.
Quaranta vigili a tempo determinato dovrebbero essere assunti dal Comune, mentre sono state acquistate delle tende, che saranno adibite a posto di primo soccorso e gestite dalla Protezione Civile. Diverse strade stanno per essere ristrutturate, per permettere anche ai fedeli in carrozzina di raggiungere la cripta senza difficoltà. La macchina organizzativa dovrà poi scontrarsi con la probabile visita di Papa Benedetto XVI, annunciata nella cripta dal vescovo di san Giovanni Rotondo, monsignor Domenico D’Ambrosio. In quel caso polizia municipale e carabinieri, oltre ai volontari della protezione civile, dovranno fare gli straordinari.
Piero Russo
Articolo apparso su Repubblica/04.03.2008