Perdere gli uffici significa perdere una onorata istituzione presente sul territorio”
Come spesso accade nella nostra città dove stranamente sul nostro territorio non siamo rappresentati negli Enti che contano una importante istituzione ovvero il giudice di pace sta lasciando la nostra città per emigrare altrove. Come i tanti ragazzi e padri di famiglia che non vanno via per scelta ma per disperazione. Un ritorno alla valigia di cartone legata con lo spago dove la valigia esprimeva esternamente tutto il dramma della miseria ed internamente tutti i sogni del mondo racchiusi in un viaggio. Il decreto legge 138/11 (c.d. manovra bis), poi convertito nella L. 14 settembre 2011, n. 148 , prevede il riordino della geografia giudiziaria ponendo come termine ultimo il 13 novembre per esprimere la volontà di cosa fare dell’esistenza degli uffici. Ovviamente questo decreto rappresenta una prova d’esame per gli enti locali e per le pubbliche amministrazioni per tastare il polso e per testare quanto interesse pubblico ci sia nelle proprie azioni di governo.
La quasi certa partenza del giudice di Pace fa capire quale sia il valore dell’amministrazione Pompilio e quanto interesse pubblico ci sia nelle proprie azioni di governo, nei propri congelamenti e scongelamenti e nelle ripetute e precipue crisi e crisette. L’amministrazione ha la possibilità di scegliere se dare un servizio alla città o privare i cittadini (sic) di questa importante istituzione. Voci populine ci dicono che l’amministrazione non intenda salvare gli uffici nonostante l’interessamento e la disponibilità di altri comuni vicinori come S.Marco e Rignano e vista l’azione di governo totalmente dormiente non abbiamo nessun dubbio a non credere alle voci. Forse Pompilio non ha capito che perdere gli uffici del GDP significa perdere innanzitutto la propria credibilità. Non come amministratori questo non ci spaventa ma come Sangiovannesi. Perdere gli uffici significa perdere una onorata istituzione presente sul territorio. Perdere gli uffici significa caricare ulteriormente oneri e spese ai cittadini sangiovannesi per le trasferte in altre città per vedersi garantiti i diritti di difesa (riequilibrio di bilancio docet).
Perdere gli uffici significherebbero spese maggiori per L’ente stesso perché dovrebbe quotidianamente impegnare fondi e risorse umane per poter raggiungere gli uffici fuori dal territorio. Forse il Sindaco ed i dirigenti non hanno ancora bene in mente cosa sia la Casa comune, forse non hanno ancora capito cosa significhi volontà popolare e soprattutto cosa significhi rappresentare gli interessi della città. Allora dopo questo ennesimo scippo (speriamo di sbagliarci) frutto della incapacità gestionale e mancanza di sensibilità di amministrazione e dirigenti mi sorge spontanea una domanda: ma voi quale pubblico interesse rappresentate?
Un appello ai consiglieri ex e post dissidenti Longo Antonio e Antonio Cappucci visto che onorano la professione forense e per le ripetute interpellanze fatte : questo è il momento di far valere le ragioni politiche da voi documentate illo tempore e far vedere a tutti quanto valete nei confronti di una amministrazione da voi rappresentata totalmente lontana dagli interessi dei cittadini. Vi invito a salvare gli uffici del GDP (e ci auguriamo con tutto il cuore che ci riusciate) oppure in subordine in caso contrario vi invitiamo pubblicamente a firmare lo scioglimento del consiglio comunale in modo da salvare almeno la dignità vostra nei confronti di una amministrazione che non solo non vi considera affatto ma che sa come mettervi “ a cuccia”!!!
Gianni Impagliatelli
Addetto Enti Locali MPS
MPS-Movimento Popolare Sangiovannese