In occasione del Giorno della memoria delle vittime del terrorismo
Si è svolta questa mattina in un chiostro comunale gremito di studenti la conferenza di presentazione del 1° Raduno Nazionale delle Vittime del Dovere d’Italia,della Criminialità e del Terrorismo, manifestazione che si terrà a San Giovanni Rotondo il prossimo 26 maggio.
Gli studenti dell’IPSSAR “Michele Lecce” e dell’istituto professionale ITCA hanno ascoltato con attenzione le toccanti testimonianze di Andrea Fasanella, Presidente dell’Associazione Vittime del Dovere d’Italia, ferito il 25 gennaio 1999 dalla criminalità organizzata, di Antonio Altavilla, ferito nella strage di Nassiriya (Iraq) il 12 novembre del 2003 e di Nicolò De Trizio, padre del Maresciallo dei Carabinieri rimasto ucciso nella strage di Nassiriya.
Una conferenza che non per caso si è svolta oggi: la giornata del 9 maggio infatti è stata ufficialmente istituita con la legge n. 56 del 4 maggio 2007 “Giorno della memoria delle vittime del terrorismo e delle stragi” al fine di ricordare tutte le vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice. Una data particolare e ricca di significati, perché il 9 maggio del 1978 fu ritrovato il corpo di Aldo Moro, barbaramente ucciso dalle Brigate Rosse.
A portare i saluti dell’Amministrazione Comunale è stato il Vice Sindaco Antonio Carriera il quale ha ribadito la forte volontà degli amministratori di portare il 1° raduno delle Vittime del Dovere proprio a San Giovanni, città dell’Accoglienza e della Riconciliazione tra i popoli.
Tributato anche un caloroso applauso in onore di Pasquale Dragano, il giovane caporalmaggiore sangiovannese perito in Kosovo nel 1999.
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha insignito l’evento del 26 maggio con una “Medaglia di Rappresentanza”, in onore di tutte quelle persone che hanno sacrificato la loro vita per la Patria.