Fondamentale non abbassare la guardia per non ripiombare in un’area di criticità più elevata
Come ormai è noto a tutti, il livello di rischio di ciascuna regione è calcolato in base ai 21 parametri individuati dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Consiglio Superiore di Sanità: tra gli altri, numero dei casi sintomatici, ricoveri, numero di nuovi focolai, occupazione dei posti letto negli ospedali.
Ogni settimana viene stilato un report che focalizza l’andamento dell’epidemia in ogni Regione, che viene diffuso il venerdì sera, sulla base del quale il Ministro Speranza adotterà le nuove ordinanze per inserire ciascuna Regione in una precisa fascia di rischio.
Il monitoraggio del 5 febbraio aveva classificato la Puglia ancora “ad alto rischio” decretandone la permanenza in zona arancione, contrariamente alle aspettative.
Tuttavia, con la nota dell’8 febbraio 2021 la Regione Puglia ha chiesto un riesame dei dati da parte della Cabina di Regia, precisando di non aver provveduto a comunicare i dati aggiornati relativi ai posti letto di terapia intensiva ed area medica effettivamente attivi sul territorio regionale. Infatti dal 23 gennaio 2021 sono disponibili ulteriori centonove posti letto di terapia intensiva e centotredici posti letto di area medica.
Alla richiesta della Regione Puglia è seguita da parte della Cabina di Regia una rivalutazione della classificazione della Regione stessa a rischio moderato confermando la compatibilità della trasmissibilità con uno scenario di tipo 1, che ha permesso al ministro della Salute Roberto Speranza di emanare una nuova ordinanza. Il documento firmato il 9 febbraio e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale ieri, inserisce la Puglia in zona gialla a partire da oggi.
La Puglia da oggi è in zona gialla “rinforzata”, ma l’assessore alla Sanità, Pierluigi Lopalco, invita i pugliesi alla “prudenza”. «Sono convinto che la classificazione in zona gialla è una classificazione da prendere con estrema prudenza. Capisco la stanchezza dei cittadini e di alcuni operatori economici che non ce la fanno più, però zona gialla non significa liberi tutti, zona gialla significa che possiamo permetterci qualche cosina in più rispetto alla zona arancione ma che comunque il rischio è ancora comunque elevato». A confermare la necessità di non abbassare la guardia anche l’ultimo bollettino diramato oggi (11 febbraio) che registra 1.248 casi positivi: 431 in provincia di Bari, 157 in provincia di Brindisi, 58 nella provincia BAT, 216 in provincia di Foggia, 72 in provincia di Lecce, 304 in provincia di Taranto, 5 residenti fuori regione, 5 provincia di residenza non nota.
Il cambio di colore, quindi, non significa che l’emergenza sanitaria sia ormai alle spalle, ma richiede ancora da parte di tutti i cittadini un livello di attenzione altissimo e il rispetto delle regole, come distanziamento e uso delle mascherine in qualsiasi luogo all’aperto o al chiuso, se non si vogliono vanificare tutti i sacrifici fatti fino a questo momento e passare di nuovo in zona arancione.
Pur essendo classificata come zona di rischio basso, anche per la zona gialla sono previste specifiche misure restrittive.
Spostamenti
- Dalle 5 alle 22 è consentito spostarsi in un altro comune senza necessità di motivare il movimento
- È vietato spostarsi tra regioni diverse
- È raccomandato ridurre al minimo gli spostamenti ed evitare di ricevere in casa persone diverse dai conviventi.
Ristorazione
- Bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie sono aperti fino alle 18, con possibilità di consumazione all’interno. Il consumo al tavolo è ristretto a massimo 4 persone, salvo conviventi;
- Dalle 18 alle 22 è consentito l’asporto, il servizio a domicilio non ha restrizioni;
Per i bar, asporto fino alle 18.
Attività motoria
- Lo sport è consentito presso i centri sportivi e all’aperto. Per svolgere attività motoria ci si può spostare anche fuori dal proprio comune;
- Palestre e piscine restano chiuse.
Altre attività
- I negozi sono aperti,
- I Musei sono aperti dal lunedì al venerdì, esclusi i giorni festivi;
- I servizi alla persona sono aperti (parrucchieri, barbieri, centri estetici.
Per la Scuola, restano in vigore fino al 20 febbraio, le disposizioni dell’Ordinanza n. 41 del 4 febbraio 2021 del Presidente della Regione Puglia.