I “grandi assenti” alla giornata di studio sulla sicurezza
Una riuscita, se così si può definire, a metà quella venuta fuori dalla giornata di studio «Partiamo bene! La sicurezza sul lavoro comincia da giovani» promossa nell’ambito della settimana europea per la salute e la sicurezza sul lavoro, quest’anno dedicata alle scuole.
Una riuscita a metà, si diceva, per un incontro tenuto da esperti di ambiente, sicurezza ed impianti di notevole utilità sociale per studenti, genitori ed amministratori, che, se da un alto ha fatto rilevare un forte interesse e coinvolgimento da parte dei ragazzi e dei docenti delle scuole della città che nella mattinata hanno partecipato all’iniziativa ponendo questioni e preoccupazioni reali, dall’altro lato ha dovuto registrare, soprattutto nella fase pomeridiana, la quasi totale assenza dei dirigenti scolastici e del personale operante nelle scuole, dei genitori e soprattutto degli amministratori e tecnici comunali, primi garanti e responsabili della sicurezza degli edifici scolastici.
Le questioni poste ai relatori hanno riguardato espressamente la sicurezza degli edifici scolastici della città e l’invito-possibilità rivolto agli esperti di poter esser da tramite per sollecitare le istituzioni scolastiche ed amministrative comunali a far rispettare le leggi relative all’edilizia scolastica (impianti ed ambiente) e per promuovere simili giornate di studio presso le sedi comunali e scolastiche «obbligando» tutto il personale a parteciparvi per poter approfondire altre tipologie di problematiche come quelle sull’ambiente (campi elettromagnetici, rumore, energie rinnovabili, risparmio energetico), sulla sicurezza da eventi particolari (terremoti, incendi, fulmini) e sulla sicurezza negli ambienti domestici, hotel-ristoranti ed altri luoghi pubblici.
«Come sempre accade – è stato il duro commento degli organizzatori della giornata – nelle occasioni in cui non si offrono pizze e dolcetti le folli non si accalcano alle iniziative che presentano un carattere culturale e sociale. Un incontro di pubblica utilità che non ha incuriosito le folli di genitori che forse abituati dei disagi scolastici sopiscono su problematiche che oramai ritengono superate. Peccato per il mancato obiettivo di sensibilizzare non solo chi lavora nella scuola, ma anche famiglie e cittadini, rendendo quasi utopistico lo sviluppo di una cultura della sicurezza».
Di particolare interesse per i presenti, comunque, è stato l’intervento di Salvatore Cesareo, dirigente “Spesal” della ASL FG/1, che ha trattato degli obblighi del dirigente scolastico come datore di lavoro, alla luce della vigente normativa sulla sicurezza e delle relative responsabilità in caso di infortuni al personale della scuola.
Ancora, Berto Dragano dello studio «Medra» ha relazionato sulle diverse tipologie di rischio, da quello fisico a quello chimico e biologico, dal rumore ai campi elettromagnetici. Nella sua conclusione ha dedicato la giornata agli “Angeli di San Giuliano” ricordando il 31 ottobre del 2001 quando un terremoto dell’ottavo grado della scala Mercalli fece crollare la scuola elementare di San Giuliano di Puglia ove persero la vita 26 bambini ed una insegnante; il tutto “grazie” ad inadempienze e carenze strutturali.
Franco Di Cosmo dello studio «Ambiente & Sicurezza» ha concluso la giornata trattando dei principali pericoli esistenti nella scuola, di emergenze, soccorsi, della segnaletica di sicurezza e, infine, delle cause ed effetti del fenomeno infortunistico, presentando alcuni fatti reali accaduti sia sul territorio che in campo nazionale ed europeo.
g.p.