“Nomi, piazze e vandalismo”
di Berto Dragano
Vi ricordate del film “Bianca” di Nanni Moretti? Il protagonista è Michele, un uomo “solo” pieno di manie che insegna in una scuola privata chiamata Marilyn Monroe.
La nostra cara città cresce in maniera frenetica e su questo ci sarebbe molto da discutere… oramai le concessioni edilizie partoriscono strutture…ovunque è possibile edificare e pare difficile fermare il versare cemento e ferro. I pilastri salgono sù e, insieme a loro, quartieri, piazze, incroci, rotatorie e vie. In grembo al Comune c’è anche in attesa la possibilità di costruire una nuova scuola e ahimè nuovi parcheggi.
E allora perché non dedicare alle nuove strade, scuole, nomi di uomini e donne dello spettacolo, dell’arte?
Chi di noi conosce a cosa corrispondono tutti i nomi delle Vie e delle Piazze della propria città?
Sarebbe bello nelle scuole, oltre ai capitoli dei libri, studiare il proprio quartiere, poi dividere le vie dedicate alla storia locale, da quelle della storia nazionale e poi andare a guardare in che momento storico sono state dedicate e che colore politico era al potere in quello stesso momento. Che rapporto c’è tra i nomi delle vie del centro e quelli delle periferie e se il nome istituzionale è lo stesso con cui la gente chiama quello stesso luogo.
Sarebbe interessante chiedersi se Piazza del Gesù a Roma dove c’era la sede della DC e Botteghe Oscure dov’era quella del PCI siano state una scelta casuale o una precisa volontà.
Da molti anni abbiamo Via Aldo Moro: lo trovo un nome molto italiano. Non per il nome del politico, ma per quello che di italiano c’è dietro l’intitolare un luogo a un mistero d’Italia ancora non del tutto chiarito. Come Piazza dei Martiri (martiri, caduti, come in guerra) di cui tutti ricordano (lo spero) la strage.
E ci sono piazze che cambiano segno come Piazza Madre Teresa di Calcutta di cui tutti ricordano la sua flebile voce nel silenzio della folla di Piazza Padre Pio e poi distrutta da vandali sotto gli occhi di massaie che si recano al mercato del Venerdì identificandola come Piazza del Mercato.
Sarebbe bello tornare a scuola col grembiule e il fiocco blu (rosa le bambine) e alzare la mano, per rispondere al maestro. A me piacerebbe tanto rispondere su Piazza 25 aprile, ma ancora di più che qualcuno rispondesse su Piazza Fontana e su chi era Madre Teresa di Calcutta…
Berto Dragano