Le perplessità di un esperto sulla potatura degli alberi in Corso Roma
Molti concittadini hanno notato la massiccia opera di “deforestazione” voluta dall’amministrazione comunale sugli alberi e sulle piante che costeggiano le principali arterie cittadine.
In merito a questo argomento ci è arrivata una mail da parte di Michele Pio, un giovane laureato in Scienze Agrarie presso l’Università di Foggia. «Sono stato letteralmente colpito dalle modalità drastiche e selvagge di potatura degli alberi di Corso Roma» – scrive.
«Quando ho mostrato le mie perplessità agli operai dell’azienda alla quale è stata affidata l’opera di potatura, mi è stato risposto che i rami degli alberi erano motivo di “ingombro” e fastidio alle abitazioni vicine e provocavano la caduta di “troppe foglie”. Comprendo un’ordinaria opera di manutenzione al fine di sfoltire la vegetazione, ma una potatura così massiccia fatta in quel modo provoca ingenti danni alla pianta e un impatto visivo pessimo. Vi allego una foto del capolavoro».
In effetti la rasatura ‘a zero’ degli alberi su Corso Roma lascia perplessi. Attendiamo delucidazioni dall’assessore competente, sempre se vorrà darle.
Michele Fiorentino
….questi non sono più alberi ma trespoli che non rivestono più alcuna funzione ecologica, sociale e ORNAMENTALE….a prescindere dall’elemento più importante che non sono stati minimamente potati ma CAPITOZZATI, con la principale aggravante che gli IPPOCASTANI reagiscono malissimo alle normali potature figurarsi alla completa asportazione della chioma!!! La potatura è una pratica seria dettata da precise regole tecnico-scientifiche: in effetti, per come si interviene, non è necessario alcun progetto e nessun controllo, tutto è lasciato al buon senso dell’impresa che, pertanto potrebbe essere pure un’impresa edile, tanto sono liberi di agire come vogliono e per “sentito dire”. In ultimo…. ma possibile che sugli alberi si interviene (…sempre sbagliando) senza tener minimamente conto che un ippocastano è diverso da un albero di olmo o di tiglio?? Finora, per caso o per fortuna, l’alberata di Corso Roma composta da ippocastani, ribadisco ippocastani perché tutte le piante hanno un nome ed esigenze diverse le une dalle altre, specie sensibilissima ai tagli sulla chioma, non era stata mai interessata da indiscriminati interventi cesori, se non, correttamente, con delle modeste asportazioni di rami interi prospicienti balconi e finestre: adesso siamo arrivati alla capitozza!! che, sottolineo, non è potatura.
Michele Fiorentino
Colacicco
Credo che non si possa fare nessun commento a questa ennesima opera d’arte. La foto si commenta da sola! “Avevamo gli alberi a San Giovanni Rotondo… Ora abbiamo solo i tronchi… Per piacere, lasciateci almeno questi!”
Gaetano Colacicco