Il comunicato di SEL
Il 14 ottobre 1920 in piazza dei Martiri, la piazza antistante il Comune, vennero massacrati 13 cittadini e un carabiniere aventi la sola responsabilità di essere presenti alla manifestazione di festa per la vittoria alle elezioni comunali del Partito Socialista.
Novantatre anni dopo c’è ancora qualcuno in questa amministrazione che cerca di rinominare le piazze con nomi legati all’esperienza fascista.
Oggi l’Italia festeggia la Liberazione dal giogo fascista, aggiungere ‘già p.zza della rivoluzione fascista’ al nome di p.zza Don Bosco è un’offesa ai sangiovannesi morti a 20 metri da quella piazza ed è un’offesa a tutti i Partigiani che hanno combattuto e donato la vita per combattere il fascismo e fondare questa Repubblica.
Sel San Giovanni Rotondo si unisce a tutti i cittadini e i compagni che dicono NO a quella targa.
Dopo la battaglia razzista contro gli immigrati, battaglia che ha danneggiato l’immagine del paese e l’economia turistica, l’Amministrazione continua nel suo percorso para-fascista, con una targa nella piazza centrale del paese che ci fa vergognare tutti.
Ci vergogniamo per lei signor Sindaco, per lei e per la sua corte di trasformisti. Ci vergogniamo per i consiglieri comunali che la sostengono senza avere più il mandato dei cittadini.
La sua maggioranza non è stata votata dai Sangiovannesi, la coalizione “Progetto per la città” si è sfaldata, ammesso che sia mai esistita.
Chiediamo che l’Amministrazione Comunale tolga quella dicitura e che il consiglio comunale dichiari che la cittadina di San Giovanni Rotondo è anti-fascista.
SEL-Sinistra Ecologia e Libertà