Modalità di voto, fac-simile schede e misure di prevenzione anti covid-19
Domenica 20 e lunedì 21 settembre i cittadini italiani saranno chiamati alle urne per il referendum costituzionale confermativo in materia di riduzione dei parlamentari, per le elezioni suppletive del Senato della Repubblica, per le regionali e amministrative.
I seggi saranno aperti dalle ore 7 alle ore 23 di domenica 20 settembre e dalle ore 7 alle ore 15 di lunedì 21. Hanno diritto di voto i cittadini italiani iscritti nelle liste elettorali del proprio Comune che avranno compiuto il 18° anno di età entro il 20 settembre. Per votare occorre presentarsi al proprio seggio muniti di tessera elettorale e documento di identità in corso di validità.
Completate le operazioni di voto, si procederà, nell’ordine, allo scrutinio relativo alle elezioni politiche suppletive, a quello relativo al referendum confermativo e successivamente, senza interruzione, a quello relativo alle elezioni regionali.
Gli elettori di San Giovanni Rotondo saranno chiamati al voto solo per il Referendum e per le Regionali.
Tutti gli elettori dovranno recarsi al voto muniti di mascherina chirurgica e indossarla nel rispetto delle normative vigenti.
Lo ricorda la circolare n. 41 del 20 agosto scorso, inviata dal Viminale ai prefetti, con riferimento ad alcune raccomandazioni contenute nel Protocollo sanitario e di sicurezza, sottoscritto dai ministri dell’Interno e della Salute, per garantire la massima sicurezza e prevenzione dai rischi di contagio, e lo ribadisce il protocollo sanitario anti Covid per i seggi elettorali emanato dalla Regione Puglia.
Analogo obbligo per i presidenti e gli scrutatori di seggio che dovranno sostituire il dispositivo ogni quattro/sei ore e tutte le volte che risulti inumidito, sporco o renda difficoltosa la respirazione.
Oltre che per gli elettori e i componenti dei seggi, l’uso della mascherina chirurgica è obbligatorio anche per i rappresentanti di lista e per chiunque acceda ai seggi.
Tra le misure per l’allestimento e l’ingresso ai seggi, sono previsti accessi contingentati agli edifici che li ospitano, percorsi distinti di entrata e di uscita, sanificazione delle mani prima di entrare nel seggio, sanificazione delle matite al termine di ogni operazione di voto, distanziamento tra i componenti del seggio e tra questi e gli elettori, in particolare nel momento in cui questi devono rimuovere la mascherina per il riconoscimento, definizione del numero e della disposizione delle cabine elettorali, tenendo conto dello spazio disponibile e delle necessità di movimento.
I votanti, hanno l’obbligo di igienizzare le mani anche prima di ricevere la scheda elettorale e la matita e, successivamente al voto, prima di lasciare il seggio.
L’articolo 1 del decreto legge 14 agosto 2020, n. 103 limitatamente alle consultazioni elettorali e referendarie dell’anno 2020, prevede che l’elettore, dopo essersi recato in cabina e aver votato e ripiegato la scheda, provveda ad inserirla nell’urna.
Allo scopo di assicurare il pieno esercizio dei diritti civili e politici e al tempo stesso le massime condizioni di sicurezza sanitaria, anche a coloro che andranno a raccogliere il voto, il decreto legge 14 agosto 2020, n. 103, ha stabilito, inoltre, particolari modalità per consentire il voto domiciliare a tutti gli elettori che, essendo sottoposti a trattamento domiciliare o in condizioni di quarantena o di isolamento fiduciario per Covid-19, non possono recarsi ai seggi.
Questo compito è affidato alle sezioni ospedaliere attraverso i seggi speciali che si recano presso le abitazioni degli elettori. Proprio per incrementare il numero delle sezioni ospedaliere e ampliare la platea dei comuni nei quali istituirle, il decreto legge n.103/2020 prevede la loro costituzione anche nelle strutture sanitarie con almeno 100 posti letto, derogando rispetto al limite ordinario di 200.
La scelta di affidare la raccolta del voto domiciliare alle sezioni ospedaliere, composte da personale appositamente formato, è dovuta all’esigenza di garantire la sicurezza sanitaria anche nella fase dello scrutinio.
Le nuove disposizioni consentono agli elettori che si trovano nelle condizioni previste dal decreto legge e che ne facciano richiesta nei tempi stabiliti dalla norma, di poter votare per tutte le prossime consultazioni referendarie, regionali e comunali.
La scheda per il referendum costituzionale confermativo sarà di colore verde acqua.
Questo il testo del quesito stampato sulla scheda:
“Approvate il testo della legge costituzionale concernente «Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari», approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 240 del 12 ottobre 2019?”
La modifica della legge prevede il taglio di 345 poltrone in Parlamento, precisamente di 115 senatori e 230 deputati.
I cittadini con diritto di voto possono esprimersi barrando la casella del SÌ o del NO:
se vince il SÌ il taglio dei parlamenti verrà confermato
mentre
se vince il NO resta l’assetto attualmente in vigore con 945 parlamentari in totale.
Per il referendum costituzionale confermativo, a differenza del referendum abrogativo, non è previsto il raggiungimento di un quorum di validità: l’esito referendario è comunque valido indipendentemente dalla percentuale di partecipazione degli elettori.
La scheda su cui esprimere le preferenze di voto per le consultazione regionali in Puglia saranno di colore arancione e non del solito colore verde, giudicato troppo simile al verde acqua delle schede del Referendum. La Giunta pugliese ha, infatti, deciso di dover provvedere limitatamente alla consultazione del 20 e 21 settembre prossimo alla individuazione del nuovo colore per evitare, dal momento che ciascun elettore dovrà riporre personalmente le schede nell’urna, possibili confusioni con quelle del referendum costituzionale.
La scheda per le Regionali, visto il numero elevato di liste presenti, sarà molto estesa e dovrà essere piegata, come stabilito nel medesimo decreto della Giunta Regionale che ha decretato il cambio di colore, dapprima a metà, poi ancora, per due volte a metà, su se stessa e successivamente incrociata con piega a portafogli a tre ante.
In Puglia si vota in un unico turno: vince il candidato Presidente che ottiene più voti, anche uno in più degli altri, quindi senza ballottaggio come invece avviene in altre Regioni.
La scheda per l’elezione del Presidente e per l’elezione del Consiglio è unica. La scheda reca i nomi e i cognomi dei candidati alla carica di Presidente, scritti entro un apposito rettangolo, al cui fianco sono riportati i contrassegni della lista o della coalizione di liste con cui il candidato è collegato.
Per quanto attiene alla modalità di voto, ciascun elettore può:
- votare a favore solo di una lista tracciando un segno sul contrassegno; in tal caso il voto si intende espresso anche a favore del candidato presidente della Giunta regionale a essa collegato;
- votare solo per un candidato alla carica di presidente della Giunta regionale, tracciando un segno sul relativo rettangolo;
- votare per un candidato alla carica di presidente della Giunta regionale, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una delle liste a esso collegate, tracciando un segno sul contrassegno di una di tali liste;
- votare disgiuntamente per un candidato alla carica di presidente della Giunta regionale, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una delle altre liste a esso non collegate, tracciando un segno sul contrassegno di una di tali liste.
L’elettore può esprimere, nelle apposite righe della scheda, uno o due voti di preferenza per un candidato a consigliere regionale, scrivendo il cognome (o il cognome e nome) del candidato o dei due candidati compresi nella stessa lista.
Nel caso di espressione di due preferenze, esse devono riguardare candidati di sesso diverso della stessa lista, pena l’annullamento della seconda preferenza.